La scarsità d’acqua colpisce ancora e inasprisce le tensioni tra Repubblica Dominicana e Haiti; l’Agenzia per l’energia atomica dà voce alle preoccupazioni per il trasferimento di tecnologia nucleare alla Corea dei Kim, fuori dal trattato di non-proliferazione. Le truppe di Kiev riconquistano una cittadina vicina a Bakhmut, ma i russi smentiscono. Il procuratore che dirige il caso contro Trump chiede che gli venga proibito di denigrare o intimidire i testimoni del processo e i talebani continuano l’ostruzionismo nei confronti degli operatori non governativi in Afghanistan, in particolare contro le donne e i cristiani. Ecco le cinque notizie del giorno.
“Semplicemente inconcepibile”: il commercio nucleare tra Putin e Kim allarma l’Iaea
Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Iaea) ha affermato che trova inconcepibile che la Russia si impegni nel commercio di tecnologia bellica nucleare con la Corea del Nord. La preoccupazione deriva dai recenti negoziati che hanno avuto luogo tra i leader dei due Paesi per approfondire la cooperazione militare. In un’intervista rilasciata ad un’emittente sudcoreana, il direttore dell’Iaea Mariano Grossi ha affermato che non può credere che uno stato nucleare come la Russia, riconosciuto nel Trattato di non-proliferazione, “si impegnerebbe nel commercio o nel trasferimento di tecnologia nucleare bellica in un Paese che è di fatto al di fuori del regime“. Grossi si è detto particolarmente preoccupato perché è risaputo che Pyongyang ha una relazione profondamente problematica con il regime di non-proliferazione. Il direttore ha insistito sul fatto che il governo di Mosca dev’essere consapevole dei suoi obblighi come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e ha concluso il suo intervento informando che nonostante la parziale apertura dei confini nordcoreani dopo più di tre anni di limitazioni giustificate in nome del Codiv-19, gli ispettori nucleari dell’agenzia non sono ancora stati ammessi nel Paese (dal quale sono stati espulsi nel lontano 2009).
Le truppe ucraine avanzano sul fronte orientale
“È stato molto difficile e la situazione cambiava in modo molto dinamico, più volte al giorno. Ma possiamo finalmente confermare che le nostre truppe hanno ripreso il controllo di Andriivka“. Con queste parole la viceministra della Difesa ucraina Hanna Maliar ha annunciato la riconquista di una cittadina a soli 13 chilometri da Bakhmut, in una delle zone di combattimento più calde del fronte orientale. Riportando la notizia nel suo discorso serale, il presidente Zelesnky ha sottolineato che “per l’Ucraina si tratta di un risultato significativo e importante”e ha spiegato che i combattimenti proseguono nelle vicine località di Klishchiivka e Kurdyumivka, dove le forze russe stanno subendo pesanti perdite. Meno di 24 ore più tardi è giunta la smentita di Mosca. Il ministero della Difesa russo ha emanato una nota per comunicare che nella regione di Donetsk, “il nemico non ha abbandonato i piani per catturare la città di Artemovsk (Bakhmut per i russi) e continua a condurre operazioni di assalto, cercando senza successo di espellere le truppe russe dagli insediamenti di Klishchiivka e Andriivka”.
L’escalation tra Donald Trump e Jack Smith
Il procuratore speciale Jack Smith, alla guida del caso federale contro l’ex presidente Donald Trump per ingerenza elettorale, ha chiesto alla giudice di Washington Tanya Chutkan di imporre un ordine che impedisca a Donald Trump di rilasciare dichiarazioni pubbliche sui procedimenti a suo carico. In base alla richiesta di Smith, una “restrizione su misura” impedirebbe all’imputato di perseguitare o spaventare i testimoni, ed è necessaria per prevenire disinformazione, minacce e pregiudizi nel processo. L’ordine proibirebbe all’ex presidente di rilasciare dichiarazioni “riguardanti l’identità, le deposizioni o la credibilità dei testimoni” ma anche “affermazioni su parti in causa, avvocati, personale della corte o potenziali giurati che siano denigratorie, provocatorie o intimidatorie“. Trump ha subito reagito online, accusando i legali di comportamento scorretto: “Mi vogliono impedire di parlare” ha postato sui suoi profili social, ribadendo la propria innocenza nella cospirazione per rovesciare le elezioni del 2020. Sulla sua piattaforma Truth, The Donald ha scritto: “il procuratore di Biden, lo squilibrato Jack Smith, ha chiesto alla corte di limitare il 45mo presidente e principale candidato repubblicano (di oltre 50 punti): in pratica combatto contro una persona incompetente che ha usato come un’arma il Dipartimento di Giustizia e l’Fbi contro il suo avversario e non mi è consentito commentare?“.
La crisi dell’acqua blinda le frontiere dominicane
Il governo della Repubblica Dominicana ha disposto la chiusura totale delle frontiere marittime, terrestri e aeree con la vicina Haiti, misura che si è detto pronto a ritirare solo quando sarà regolata la questione della crisi idrica. All’inizio della settimana, il presidente dominicano Luis Abinader aveva imposto un ultimatum per impedire al governo haitiano di costruire un canale che devia le acque del fiume binazionale Dajabòn, detto anche Fiume del massacro per un evento sanguinoso accaduto in passato tra i due Paesi, profondamente diversi e ostili. Abinader ha spiegato che Haiti ha perso il controllo del territorio, e gli imprenditori agricoli della parte occidentale dell’isola hanno agito autonomamente con lo scavo dell’emissario, ma questo non deve essere un problema della Repubblica Dominicana e l’impotenza di Port-au-Prince non può mettere a repentaglio le colture dominicane. La decisione isola ulteriormente Haiti in un periodo di particolare difficoltà nel quale la violenza delle bande armate e la fame sono sempre più diffuse.
L’impossibile lavoro delle Ong nell’Afghanistan dei talebani
I talebani hanno arrestato 18 membri dello staff di un’organizzazione non governativa cristiana che opera in Afghanistan da oltre 50 anni, l’International Assistance Mission (Iam). Come tutte le altre, l’organizzazione è stata posta sotto rigido controllo da quando i talebani hanno preso il controllo del Paese, ormai due anni fa, introducendo misure severe che escludono le donne afghane dal sistema scolastico oltre la prima media ma anche dalla vita pubblica e dal lavoro, incluso il lavoro nelle organizzazioni non governative. L’operazione ha avuto luogo nella provincia di Ghor, nell’ovest del Paese, e ha coinvolto 17 afghani e un cittadino straniero. L’organizzazione cristiana, che mira a migliorare le condizioni di vita e di salute, sviluppare la comunità e il livello di istruzione, ha comunicato di non avere informazioni sulla natura delle accuse contro il proprio staff, e che questa non è la prima occasione in cui i volontari vengono perseguitati dai talebani.