«Zanda bad Emirate islami», lunga vita all’Emirato islamico, urlano i talebani in tenuta da combattimento che hanno conquistato l’Afghanistan. Non è facile andare «embedded» con i nuovi padroni del paese, ma una volta accettati si mettono addirittura in posa per farsi scattare una fotografia. «Sono nato talebano» esordisce il comandante maulawi Mohammed Sharif Amadi. A 46 anni combatte con i seguaci di mullah Omar fin dal primo emirato islamico. Barbone nero come la pece e turbante dello stesso colore è orfano di guerra. «Mio padre ha imbracciato le armi nella jihad degli anni Ottanta, ma è stato ucciso dai russi» racconta Amadi. E aggiunge «tutta la famiglia è talebana. Sono orgoglioso di essere il primo ad avere raccolto il testimone combattendo contro gli americani».
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