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Sfortunatamente la mente distorta dei creatori di ordigni non dorme mai. L’ultimo ritrovato in fatto di bombe artigianali è la miniaturizzazione, cioè l’assemblaggio di ordigni altamente concentrati capaci di diventare portatili anche all’interno di una innocente borsetta.La più importante opera di questo settore è salita alle cronache con il nome di ‘valigetta atomica‘ niente di più che una bomba atomica capace di essere contenuta in uno zainetto da donna. L’allerta venne data già negli anni ’70 ma diverse di queste micro-bombe sono andate perse con la frammentazione politica dell’ex blocco sovietico e si teme possano essere usate oggi sul suolo occidentale.Allo stato dell’arte non esiste nulla di certo che faccia immaginare in un futuro prossimo l’uso di queste armi, ma la possibilità che vengano vendute sul mercato nero al miglior offerente rimane tangibile. Il peso di queste mini-bombe dovrebbe raggiungere poco più di due kilogrammi ma la loro vera risorsa è l’occultazione.Essendo, quelle che colpiscono la nostra sicurezza, minacce asimmetriche portate avanti da gruppi terroristici, nascondere ed occultare nuove armi di distruzione è il vero cuore del problema.La modifica dello stato di allerta e il miglioramento dei servizi di intelligence hanno reso questo mimetismo sempre più complesso affinando le tecniche di ingegnerizzazione per i micro-ordigni. Uno degli esempi meglio riusciti è sicuramente la bomba al californio la cui reale esistenza oscilla pericolosamente tra la realtà e la semplice fantasia.Il californio è considerato un elemento altamente radioattivo appartenente alla classe degli elementi transuranici. Nonostante la sua elevata radioattività questo elemento continua ad essere utilizzato in diversi ambiti della Difesa. Proprio a causa della sua elevata radioattività risulta un materiale la cui logistica non è delle più semplici. Per trasportarlo sono necessari appositi contenitori ermetici, dal costo proibitivo per privati cittadini e di difficile reperibilità.È pur vero che gli obiettivi dei terroristi sono l’uccisione di un numero sempre crescente di persone e la creazione di un clima di insicurezza generalizzato, ma non bisogna mai dimenticarsi che l’obiettivo principe rimane sempre quello di non farsi scoprire prima che l’attentato sia messo in pratica.  L’uso di bombe al californio o di micro-bombe arricchite con materiale fissile rimane funzionale allo sterminio di numero vite umane ma poco adatto a non farsi scoprire dalle autorità giudiziarie. Un attentato sventato è sicuramente nella mente distorta di un terrorista un attentato inutile.Si preferisce pensare che questi ordigni miniaturizzati siano da considerarsi pericolosi non tanto perché veicolo di una possibile minaccia CBRN ma perché sono composti da prodotti chimici altamente instabili creati artigianalmente con normali detergenti casalinghi.L’effetto dirompente sarà minore rispetto ad una bomba artigianale costruita con dimensioni normali ma sarà anche meglio occultabile e dunque non rilevabile. Anche in questo caso non mancano i problemi visto che rendere una bomba di dimensioni piccolissime richiede competenze specifiche in diversi settori e soprattutto anni di esperienza con materiale instabile.Rimane difficile dunque che le bombe miniaturizzate facciano presto comparsa sul suolo occidentale, considerato il livello di allarme generale sarebbe quasi impossibile per un qualsiasi esperto arrivare in Europa con competenze tali senza essere sorvegliato.In questo caso l’uso di internet non è premiante perché non è possibile fare in video conferenza lezioni sulle costruzioni di ordigni miniaturizzati proprio per la complessità che l’operazione richiede.Possiamo dunque concludere dicendo che le micro – bombe  sono una realtà possibile ma ancora lontana, soprattutto nel settore terroristico. Costi elevati e grandi competenze specifiche ne minano dalle fondamenta l’uso, tuttavia è sempre più probabile che i metodi di occultamento si perfezioneranno con il tempo rendendo sempre più difficile il lavoro degli addetti alla sicurezza.

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