Secondo quanto riportato da Nbc Hamza bin Laden sarebbe stato ucciso. Non è chiaro quando e dove sia morto il figlio di Osama Bin Laden ed erede nel controllo dell’organizzazione terroristica Al Qaeda, ma la notizia è giunta all’emittente televisiva statunitense da tre fonti di intelligence considerate praticamente certe. I dettagli dell’uccisione non sono chiari, ma sembrerebbe che il governo degli Stati Uniti abbia svolto un ruolo non specificato nell’operazione. Stando a quanto riportato dal The New York Times, Hamza sarebbe stato ucciso nei primi due anni dell’amministrazione Trump, ma ciò che mancava era la conferma ufficiosa da parte delle agenzie militari e di intelligence tant’è che il Dipartimento di Stato ha messo, lo scorso febbraio, una taglia da 1 milione di dollari sul figlio di Bin Laden.

La nuova Al Qaeda

Hamza Bin Laden era considerata una minaccia per gli Stati Uniti sin da prima dell’uccisione del padre nel raid dei Navy Seals in Pakistan del 2011, e infatti era considerato anche lui un obiettivo di quella operazione. La sua assenza nel compound di Abbottabad dove era nascosto Osama Bin Laden ha fatto sì che Washington considerasse prioritario scovarlo per neutralizzarlo. Di Hamza Bin Laden, però, si erano perse le tracce non essendo chiaro se si trovasse in Afghanistan, in Iran o in Siria. Hamza, tra il 2011 e il 2018, sarebbe stato nascosto nelle montagne afghane dove avrebbe sposto la figlia di Abdullah Ahmed Abdullah, ovvero l’ideatore degli attentati del 1998 contro le ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania. Negli anni della “sua” guida di Al Qaeda, però, l’organizzazione terroristica ideata da Osama Bin Laden ha diminuito drasticamente il numero di attacchi, soprattutto a causa dell’emerge dello Stato Islamico in Siria e in Iraq che ha attratto un numero maggiore di combattenti uniti alla causa del jihad. Proprio a questo concetto si era rifatto Hamza sia nel 2015 quando aveva esortato i miliziani siriani a unirsi nella lotta per “la liberazione della Palestina”, sia nella sua ultima dichiarazione del 2018, quando minacciò l’Arabia Saudita chiamando alla rivolta gli abitanti della penisola arabica.

Ciò nonostante Al Qaeda non ha più effettuato attacchi su vasta scala e la notizia della sua morte ha un valore prettamente politico per il governo americano, che avrebbe così rimosso una potenziale minaccia. Questo perché Al Qaeda stava cercando di riorganizzarsi basandosi su una nuova generazione di terroristi sotto la guida proprio del figlio di Osama Bin Laden, in una strategia che è stata analizzata in una recente pubblicazione dell’ex-agente Fbi Ali Soufan. Anche per questo motivo Hamza Bin Laden non avrebbe mai criticato lo Stato Islamico nei suoi discorsi pubblici, in una tattica che potrebbe nascondere trattative segrete per far accettare come leader la sua figura. Sarebbe un duro colpo al terrorismo islamico, ma mancano ancora le conferme ufficiali da parte di Washington e di Al Qaeda che, di prassi, rende note le uccisioni dei suoi personaggi di spicco per martirizzarli e renderli un punto di riferimento per i miliziani.

La lista dei terroristi ricercati

Il nome di Hamza bin Laden, infatti, figura ancora tra i ricercati del Dipartimento di Stato. La lista è “guidata” dal principale leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, e da Ayman al Zawahiri, una delle figure di spicco di Al Qaeda, sui quali pende una taglia da 25 milioni di dollari per chiunque dia indicazioni precise sul luogo dove possono essere individuati. Taglie da 10 milioni di dollari pendono, invece, su Abdullah Ahmed Abdullah, su Sayf al-Adl, su Sirajuddin Haqqani, su Muhammad al-Jawlani, su Qasim al-Rimi, su Hafiz Saeed e su Yasin al-Suri. Tutte figure di rilievo di Al Qaeda e dell’Isis che negli ultimi 30 anni hanno organizzato e messo in atto attentati contro gli Stati Uniti, Paesi alleati e la popolazione civile del Medio Oriente e dell’Africa. Oltre alle figure principali evidenziate dalle taglie da 25 e 10 milioni di dollari, nella lista del Dipartimento di Stato figurano le più variegate personalità legate al terrorismo in generale sulle quali pendono tagli che vanno dai 7 milioni ai 250 mila dollari. Hamza bin Laden guardando questo elenco non era considerato ancora una figura di spicco del terrorismo, ma se l’ipotesi per la quale era lui al vertice di Al Qaeda e stava riorganizzando l’organizzazione modellandola su una seconda generazione di terroristi fosse stata concreta, in futuro sarebbe diventata una concreta minaccia per gli Stati Uniti e per il mondo in generale.

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