I terroristi dello Stato Islamico starebbero pianificando nuovi attentati contro asili, scuole, sinagoghe e centri ricreativi per giovani.Il califfato avrebbe dato ordine ai kamikaze sparsi per l’Europa (sarebbero circa 400 le cellule suicide attivate), di prediligere le strutture frequentate dai bambini ebrei. I piani sono stati svelati dopo l’arresto di sei terroristi in un blitz della polizia turca avvenuto nella città meridionale di Gaziantep. I primi attentati sarebbero avvenuti proprio in Turchia per poi allargarsi al resto d’Europa.

Il bersaglio scelto era la sinagoga di Istanbul a Beyoglu. Un target ideale, considerando anche il centro sociale e la scuola elementare adiacente. La polizia turca ha confermato misure di sicurezza straordinarie a protezione delle aree sensibili frequentate dalla comunità ebraica. Tatticamente parlando, attaccare asili, scuole e centri ricreativi per giovani ha senso, per le loro caratteristiche “uniche”.

Sono impossibili da mettere in sicurezza perché massicciamente presenti in ogni nazione. Sono poi sfornite anche delle minime misure di sicurezza per la rilevazione di ordigni ad esempio e, infine, ospitano dei bersagli (bambini per lo più) simili per etnie, difficilmente gestibili in scenari di crisi e facilmente raggiungibili. Senza considerare, infine, lo specchietto per le allodole che potrebbero rappresentare e l’effetto psicologico.

Potremmo essere davanti, quindi, ad un’evoluzione della strategia del terrore dello Stato islamico contro obiettivi occidentali. I piani specifici per colpire i bambini ebrei giungono dopo alcuni attentati, come quello avvenuto ad Istanbul, il 19 marzo scorso, quando morirono cinque persone, quattro erano ebrei, o l’uccisione di un 35 enne a Bruxelles la scorsa settimana. Più di 80 persone sono state uccise nell’anno in corso, in una serie di attacchi suicidi in Turchia.

Secondo i servizi segreti turchi, l’attacco contro gli ebrei è imminente, ma potrebbe solo essere il banco di prova per una nuova ondata di attentati in Europa. Israele, intanto, ha invitato a tutti gli ebrei presenti per turismo in Turchia, di abbandonare il prima possibile il paese per possibili imminenti attentati.





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