Prima di colpire la Manchester Arena, Salman Abedi ha potuto viaggiare indisturbato. In Libia, in Siria, ma anche a Dusseldorf, quattro giorni prima dell’attentato. Proprio oggi il portavoce dell’autoproclamato Esercito nazionale del generale Khalifa Haftar ha fatto sapere che l’attentatore “ha combattuto tra le fila delle milizie di Alba della  Libia e di al Bunian al Marsus”. Il portavoce ha spiegato anche che Abedi “è rimasto ferito ed è stato curato all’estero dove è stato portato con un passaporto falso”. Dalla Libia, come riporta Der Tagesspiegel, Abedi si è spostato in Germania, a Dusseldorf, appena quattro giorni prima della strage. Come riporta Repubblica, “gli 007 tedeschi hanno aperto una indagine per trovare eventuali legami tra Abedi ed elementi dell’estremismo tedesco, ma ‘non è chiaro quanto tempo abbia passato in Germania'”.

Infografica di Alberto Bellotto
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Il terrorista si è potuto spostare tranquillamente perché, secondo quanto riporta Sky News, il suo nome non compariva in alcuna blacklist di sospetti terroristi. Molto probabilmente, Abedi era stato anche in Siria, attratto dall’influenza di Abu Qaqa al-Britani. Sarebbe stato proprio lui a reclutare centinaia di terroristi da spedire nei territori controllati dalle bandiere nere. Di lui sappiamo pochissimo e abbiamo solamente poche foto. In una lo si vede con un volto quasi da adolescente ed il cappuccio di un giubbotto tirato sulla testa. La seconda è invece più minacciosa: il giovane si fa riprendere in tenuta da battaglia, con due fucili automatici incrociati tra le braccia ed il viso fasciato a lasciar fuori solo gli occhi, al riparo di due spesse lenti da vista.Abu Qaqa al-BritaniAbu Qaqa inizia la sua carriera di reclutatore via Internet. Agli amici rimasti in Gran Bretagna, con i suoi tweet e i suoi messaggi, parla del Califfato e del sogno di avere “una bella moglie” in dote. In cambio “bisogna rispondere alla chiamata alle armi” di Daesh. Lui però una moglie l’aveva già, ma aveva preferito lasciarsela alle spalle, a Manchester, con il loro figlio di pochi mesi. Aveva preferito la compagnia di Khalil Raoufi e Mohammed Javeed, ventenni come lui e insieme a lui partiti dalla Gran Bretagna verso il “paradiso” dell’integralismo.
Infografica di Alberto Bellotto
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Abedi era nato a Manchester nel 1994, da genitori libici che avevano ottenuto asilo politico per sfuggire alle persecuzioni di Muammar Gheddafi. Secondo quanto fanno sapere i media, che cita persone vicine al terrorista, negli ultimi mesi Abedi era “cambiato”, avvicinandosi al fondamentalismo islamico. Salman aveva un fratello maggiore e un fratello e una sorella minori. Da dieci anni la famiglia Abedi risiedeva nel quartiere di Fallowfield.I genitori del giovane, a quanto emerge, erano tornati in Libia con due dei figli. Chi si ricorda di lui assicura che Salman era cambiato: nelle ultime settimane “aveva comportamenti strani”, come l’abitudine di “recitare preghiere islamiche ad alta voce in strada”. Un altro vicino ha raccontato all’Independent che a casa di Abedi sono passati “gruppi di giovani” a rotazione negli ultimi mesi.  Per l’Isis era “un soldato del Califfato”, che ha piazzato bombe nei luoghi dove si radunano “i crociati”. Per l’Occidente è solo l’ultimo dei terroristi che hanno colpito il Vecchio Continente uccidendo 22 persone.

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