Prima di colpire la Manchester Arena, Salman Abedi ha potuto viaggiare indisturbato. In Libia, in Siria, ma anche a Dusseldorf, quattro giorni prima dell’attentato. Proprio oggi il portavoce dell’autoproclamato Esercito nazionale del generale Khalifa Haftar ha fatto sapere che l’attentatore “ha combattuto tra le fila delle milizie di Alba della Libia e di al Bunian al Marsus”. Il portavoce ha spiegato anche che Abedi “è rimasto ferito ed è stato curato all’estero dove è stato portato con un passaporto falso”. Dalla Libia, come riporta Der Tagesspiegel, Abedi si è spostato in Germania, a Dusseldorf, appena quattro giorni prima della strage. Come riporta Repubblica, “gli 007 tedeschi hanno aperto una indagine per trovare eventuali legami tra Abedi ed elementi dell’estremismo tedesco, ma ‘non è chiaro quanto tempo abbia passato in Germania'”.Abu Qaqa inizia la sua carriera di reclutatore via Internet. Agli amici rimasti in Gran Bretagna, con i suoi tweet e i suoi messaggi, parla del Califfato e del sogno di avere “una bella moglie” in dote. In cambio “bisogna rispondere alla chiamata alle armi” di Daesh. Lui però una moglie l’aveva già, ma aveva preferito lasciarsela alle spalle, a Manchester, con il loro figlio di pochi mesi. Aveva preferito la compagnia di Khalil Raoufi e Mohammed Javeed, ventenni come lui e insieme a lui partiti dalla Gran Bretagna verso il “paradiso” dell’integralismo.
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