Programma nucleare iraniano
Dopo aver iniziato degli studi per un programma nucleare civile nell’era Pahlavi, sospeso dopo la rivoluzione khomeinista, l’Iran riprese nel 1995 un programma analogo che a partire dal 2002 iniziò a orientarsi verso applicazioni militari. L’Iran ha ricevuto una serie di sanzioni dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a partire dal 2006 dopo che gli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica hanno riscontrato la non conformità dell’impegno del Paese con il Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Secondo gli studi più approfonditi, tra il 2002 e il 2003, in corrispondenza della fase più acuta dell’intervento statunitense in Medio Oriente, l’Iran avrebbe effettivamente messo agli studi la realizzazione di un deterrente atomico, abbandonando però la pista. Secondo l’AIEA, dopo il 2009 non sono più riscontrabili tracce di un programma nucleare militare in Iran. La Repubblica Islamica ha visto la fine delle sanzioni internazionali dopo aver firmato il Jcpoa nel 2015, sebbene nel 2018 il Presidente statunitense Donald Trump abbia optato per il ritiro unilaterale dal trattato con Teheran.