Inclusive, verdi, sostenibili. È tutto pronto a Pechino per l’inizio dei XXIV Giochi Olimpici Invernali, in programma dal 4 al 20 febbraio 2022. Si tratterà di un appuntamento senza precedenti nella storia della Cina, intenzionata a sfruttare al meglio le Olimpiadi invernali per rafforzare la cooperazione con quanti più Paesi possibili in nome dello sport e per attenuare le tensioni internazionali. Non solo: c’è un altro aspetto che spesso viene trascurato. Il gigante asiatico ha utilizzato tutto il suo know how per dare vita a una rassegna attenta al rispetto dell’ambiente. Sarà proprio il lato green che contraddistinguerà queste Olimpiadi, in un epoca storica in cui l’emergenza climatica è balzata in cima all’agenda globale.
Il lato green delle Olimpiadi invernali cinesi
E così le strutture che ospiteranno le gare – molte modernizzate, altre costruite da zero – sono state realizzate in modo tale da essere sostenibili e, per la prima volta nella storia olimpica, le energie trasformeranno le energie utilizzate da fonti rinnovabili. Dalla produzione di ghiaccio mediante l’anidride carbonica refrigerata del Capital Gymnasium – impianto dedicato al pattinaggio artistico – all’utilizzo dell’energia pulita ricavata da sole e vento nell’area di Shangbei, nella provincia di Hebei. L’importanza dell’evento è evidenziata da molteplici tavole rotonde e conferenze dedicate proprio ai Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022, tra cui la “Conferenza sui Giochi Olimpici invernali di Pechino” in programma a Roma l’11 gennaio, presso l’Istituto Diplomatico Internazionale (IDI), organismo accreditato al Consiglio Economico delle Nazioni Unite ECOSOC con lo status special. La suddetta conferenza – alla quale, tra gli altri, parteciperanno il dottor
Frediano Finucci, la professoressa Daniela Caruso e il giornalista Thomas Fazi – è stata pensata per illustrare al pubblico gli sforzi compiuti dal Paese ospitante, la Cina, al fine di migliorare la sostenibilità ecologica delle attività dei grandi eventi sportivi, nonché per promuovere esempi di buone pratiche socio-ambientali. L’obiettivo è fornire risposte a domande sulla peculiarità dei Giochi Olimpici invernali di Pechino, sulle connessioni che esistono tra essi e le Politiche di transizione ecologica e su come potranno contribuire a realizzare un importante risultato per l’economia del nostro Paese.
Risparmi energetici e aspetti innovativi
I numeri relativi ai risparmi energetici sono imponenti. Dalle prime stime, si prevede che l’impiego di energia green, agevolato da operazioni a basso consumo, aiuterà a ridurre le emissioni di CO2 di 320mila tonnellate, compensando la combustione di 128mila tonnellate di carbone. Non male per un Paese come la Cina che ambisce a ottenere l’etichetta di carbon neutral entro il 2060. Anche perché gran parte di questi processi e strutture potranno essere riutilizzati al termine delle Olimpiadi. A proposito dell’arte del riutilizzo, è interessante sottolineare come cinque sedi dei Giochi Olimpici del 2022 siano figlie dei Giochi estivi del 2008. Come se non bastasse, annoveriamo l’uso di materiali da costruzione riciclati in sedi di nuova costruzione, proprio come il National Speed Skating Oval.
Al netto dell’evento sportivo, le Olimpiadi di Pechino ambiscono a raggiungere la perfetta sostenibilità ambientale e offrire al mondo intero un esempio di conservazione ecologica. Insomma, le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 sono alle porte e c’è grande attesa per il super evento a prova di pandemia che la Cina sta organizzando. Nel frattempo anche gli atleti italiani scaldano i motori per farsi trovare pronti. È online il sito dell’Italia Team dedicato ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. “Paura del Covid? No, gli atleti non vedono l’ora di andare, sono tutti carichi, hanno aspettato quattro anni. Se potessero prenderebbero l’aereo adesso. È il momento più importante della loro vita”, ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della cerimonia di consegna del tricolore al Quirinale in vista delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022.