Come direbbe William Shakespeare, “ora è nella notte il momento delle streghe, quando i cimiteri sbadigliano e l’inferno stesso alita il contagio su questo mondo”. Sì, le streghe sono tornate, anche se non sono più quelle di una volta. La loro Mecca è la Bay Area di San Francisco, nella progressista California. Come racconta Luciana Bellini su D di Repubblica, “mi sono trasferita di recente da Londra a Los Angeles, dove le streghe sono un grosso business. Per 100 dollari a seduta scacciano il malocchio e aggiustano i destini”.

Nulla a che vedere con le figure mitologiche di un tempo, frutto perlopiù di credenze popolari. Non parliamo delle figure presenti nel Macbeth di William Shakespeare o della Alcina  descritta nell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. No, le streghe 2.0 sono femministe e attiviste. “Le nuove fattucchiere non hanno nulla in comune con quelle del passato. Queste sono smart, politicizzate e femministe”.

Nell’America progressista delle nuove streghe

Nel cuore pulsante dell’America più progressista, le streghe stanno diventando una moda. Come racconta il reportage di Repubblica, infatti, “ogni millennial che incontri sta imparando a leggere i tarocchi o ha in programma di andare a comprare una sfera di cristallo nel prossimo weekend”. Le streghe 2.0 non devono più nascondersi come un tempo, anzi, sono diventate dei personaggi pubblici seguiti anche sui social media. Come Amanda Yates Garcia, “l’ Oracolo di Los Angeles”, famosa per i suoi sortilegi contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Garcia racconta che le nuove streghe sono, innanzitutto, delle attiviste politiche fortemente ideologizzate. “Molte donne si avvicinano alla stregoneria partendo da posizioni femministe. Essere una strega è sostanzialmente un progetto anticapitalista: è ribellarsi contro lo status quo e l’ oppressione e creare un senso di forza, di comunità” spiega a Repubblica. Oltre a lanciare incantesimi e sortilegi sul presidente degli Stati Uniti, Vicky ha spiegato al Times che un gran numero di persone si stanno rivolgendo alla stregoneria e alla magia nera per affrontare qualsiasi sfida della vita, dal migliorare la loro vita amorosa, a maledizioni o ad una severa vendetta da lanciare contro i nemici.

Come racconta Busted, nonostante ciò che si vede in serie tv come True Blood o in una gran quantità di film dell’orrore, “le streghe non sono là fuori ad attirare altre streghe nel loro tana. Prendono sul serio la loro pratica e vogliono solo che le persone che fanno sul serio il mestiere si uniscano alle loro cerchie”. Inoltre, spiega, “la maggior parte delle streghe in America non sta lanciando incantesimi malvagi. Stanno cercando di connettersi a qualcosa di più profondo là fuori nell’universo”.

Il libro Witches of America

Witches of America è un libro pubblicato dalla giornalista Alex Mar nel 2015, che ha fatto molto parlare e di cui si è interessato anche il New York Times. Un vero e proprio memoriale del coinvolgente viaggio di cinque anni di Mar nell’occulto, sia come giornalista che come persona alla ricerca della propria fede.

Nel libro, la giornalista esplora il paganesimo moderno, dalle sue radici nell’Inghilterra degli anni Cinquanta alla sua attuale Mecca americana nella Bay Area; da un raduno di oltre mille streghe nei boschi dell’Illinois alla filiale di New Orleans di una delle società magiche più influenti del mondo.

Dimenticavi corsetti, pugnali, offerte di sangue, corvi morti e altre amenità: quelle sono un lontano ricordo. Le streghe del nuovo Millennio sono femministe ossessionate dal politicamente corretto. E non a caso, negli Stati Uniti, tutte odiano Donald Trump, a cui i malocchi però – almeno fino ad oggi – hanno portato tutto sommato abbastanza fortuna.

L’ultimo incantesimo è stato lanciato prima delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, con Dakota Bracciale e le sue streghe che si sono riunite presso la boutique mistica di Catland Books, a Brooklyn. In quella sede le streghe hanno chiesto di “annullare tutti i danni che Trump ha fatto”.

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