Il pubblico presente allo stadio Luzhniki di Mosca stava ascoltando Vladimir Putin. Sullo sfondo di un turbinio di bandiere della Federazione Russa, il presidentissimo aveva tutti i riflettori addosso. Quando nessuno se lo aspettava la Tv di Stato russa ha improvvisamente tagliato il suo discorso. Al taglio brusco delle parole del presidente sono seguiti canti patriottici. In altre parole, è successo qualcosa – al momento impiegabile – perché il capo del Cremlino ad un certo punto è proprio scomparso dalla scena. Le parole di Putin sono state proprio tagliate a metà della frase: “Per pura coincidenza, l’inizio dell’operazione speciale è stato il giorno del compleanno di …”.

Il discorso tagliato

A quel punto la sua figura è scomparsa dallo schermo. Non sappiamo che cosa è realmente successo. I dubbi si susseguono, quando da Mosca è arrivata la spiegazione ufficiale dell’accaduto. Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, che ha citato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il discorso del presidente russo Vladimir Putin allo stadio a Mosca è stato interrotto per colpa di “problemi tecnici sul server”.

Il proseguo del discorso di Putin è piuttosto emblematico. Eccolo di seguito, unito alla prima parte della frase interrotta: “Per pura coincidenza, l’inizio dell’operazione speciale è stato il giorno del compleanno di uno dei nostri eccezionali capi militari, santi canonizzati – Fedor Usakov, che non ha perso una sola battaglia nella sua intera brillante carriera militare. Questi temporali andranno alla gloria della Russia. Così fu allora. Quindi oggi. E sarà sempre così”.

I due gialli

In realtà, a voler fare i pignoli, nella giornata dell’anniversario dell’annessione della Crimea, sono andati in scena due gialli. Il primo riguarda l’orario d’inizio dell’intervento di Putin. Archiviate le canzoni e l’intervento del sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ecco l’uomo più atteso: il capo del Cremlino. In abiti sportivi, il presidente russo si presenta sul palco con una mezz’ora di ritardo rispetto a quanto programmato. Arriviamo così al secondo giallo, al momento un vero e proprio mistero. Putin inizia a parlare come se niente fosse. Spiega al suo popolo – e al mondo intero – le ragioni della missione in Ucraina e, poi, sottolinea una casualità. Ovvero che l’inizio dell'”operazione militare”, per caso, è caduta “nello stesso giorno del compleanno di…”. Puntini di sospensione. Il discorso viene tagliato. La tv mostra canti, balli e altre performance. Che fine ha fatto il presidente?

Dopo circa quindici minuti, la televisione russa ha trasmesso, in differita, il discorso integrale di Putin. Si riparte dall’elogio dei militari, fino ad arrivare a Fedor Fedorovic Usakov. Eccola la misteriosa persona alla quale faceva riferimento il capo del Cremlino. Chi è costui? Usakov è stato un grande ammiraglio russo risalente al XVIII secolo, piena epoca zarista. Secondo la leggenda, nella sua carriera non avrebbe perso una battaglia. Oggi è il santo patrono della flotta di bombardieri nucleari strategici russi. Ebbene, l’inizio della missione militare in Ucraina è coinciso con il compleanno di Usakov, dal XXI secolo venerato dalla Chiesa Ortodossa.

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