Una fuoriuscita accidentale di batteri da un impianto biofarmaceutico che produceva vaccini per animali ha provocato il contagio di diverse migliaia di persone. L’incidente è avvenuto nel 2019 in Cina, nella parte nord-occidentale del Paese, precisamente a Lanzhou, capoluogo della provincia di Gansu. Soltanto adesso, come si può leggere nel bollettino ufficiale aggiornato dalla Commissione Sanitaria locale, emergono informazioni dettagliate a riguardo.

3.254 cittadini hanno contratto la brucellosi, una malattia batterica solitamente causata dal contatto con il bestiame infetto. Altri 1.401 soggetti sono risultati preliminarmente positivi mentre non sono stati segnalati decessi. Dal giorno dell’incidente le autorità hanno testato 21.847 persone sui 2,9 milioni di abitanti della città.

Per quanto riguarda la brucellosi, stiamo parlando di una malattia generalmente non contagiosa tra gli esseri umani, trasmessa dal bestiame o da prodotti animali. Può causare febbre alta, dolori articolari e mal di testa. In alcuni casi può progredire verso uno stadio cronico, con febbre ricorrente, sudorazione, dolori diffusi e debolezza. Le fonti governative hanno sottolineato come non vi sarebbe verificata, almeno fino a questo momento, alcuna trasmissione da uomo a uomo.

La dinamica dell’incidente

Un laboratorio statale situato a Lanzhou, China Animal Husbandry Lanzhou Biopharmaceutical Factory, avrebbe utilizzato un disinfettante obsoleto nel periodo compreso tra luglio e agosto 2019 nella produzione di vaccini anti brucellosi per animali, con l’effetto che la sterilizzazione fosse incompleta mentre i batteri erano ancora presenti nelle emissioni di gas dell’impianto biofarmaceutico di Lanzhou per l’allevamento di animali.

A quel punto il gas contaminato si sarebbe diffuso nell’aria, fino a raggiungere il limitrofo Istituto di ricerca veterinaria, dove lo scorso dicembre sono state infettate quasi 200 persone. La maggior parte dei soggetti è stata poi infettata mangiando cibo contaminato o respirando i batteri. Il personale dell’Istituto ha segnalato le prime infezioni a novembre. Entro la fine di dicembre, ha scritto l’agenzia di stampa cinese Xinhua, almeno 181 persone del centro erano state infettate da brucellosi.

L’epidemia, oltre ad aver colpito studenti e docenti dell’Università di Lanzhou, si è diffusa anche nella provincia dello Heilongjiang, dove ad agosto sono stati rilevato 13 casi di positività, tutti ricollegabili all’istituto veterinario. L’ufficio per la salute di Lanzhou ha specificato che il batterio di solito proviene da pecore, bovini o maiali. Da parte sua, il laboratorio si era scusato e si è visto ritirare la licenza per la produzione di vaccini contro la brucellosi. I pazienti riceveranno una compensazione finanziaria a partire da ottobre, secondo le autorità di Lanzhou.

Effetti e conseguenze

Lo scorso febbraio la fabbrica si è scusata pubblicamente per l’errore, facendo presente di aver “punito severamente” otto persone ritenute responsabili dell’incidente. La struttura ha inoltre affermato che avrebbe cooperato con le autorità locali. Ma per quale motivo aggiornare il bollettino dell’epidemia oggi, a distanza di mesi dall’accaduto? C’è chi ipotizza che la situazione possa esser sfuggita di mano, mentre altri ritengono che la Cina voglia dimostrare, dopo le polemiche di Wuhan, di essere trasparente.

Al netto delle ipotesi, la Commissione Sanitaria di Lanzhou ha annunciato che 11 ospedali pubblici forniranno controlli regolari e gratuiti per i pazienti infetti. Certo è che la brucellosi deve essere monitorata con attenzione, visto che negli ultimi decenni si sono verificati vari focolaio di questa malattia un po’ in tutto il mondo. Giusto per fare un esempio citato dalla Cnn, un’epidemia avvenuta in Bosnia nel 2008 ha infettato mille persone e costretto le autorità ad abbattere un ingente numero di pecore e altri animali infetti. Non bisogna infine considerare l’aspetto economico: stando a quanto riferito da Caixin, la struttura cinese coinvolta nell’incidente ha perso in un solo giorno la bellezza di 248 milioni di dollari.

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