Il 2020 si sta confermando uno degli anni più violenti dei tempi recenti per Chicago, la capitale del gangsterismo per eccellenza, dove i crimini legati al banditismo di strada sono quasi raddoppiati rispetto al 2019.
L’ondata di violenza non è unidirezionale, ovvero non è limitata soltanto al mondo delle bande, ma sta travolgendo anche le forze dell’ordine, verso le quali aumentano gli attacchi, e un documento recentemente pubblicato dalla polizia federale (FBI) sembra aver capito la ragione di ciò: alcune bande avrebbero siglato un’alleanza anti-polizia.
L’anno più violento
La situazione a Chicago è allarmante: negli anni recenti si era assistito ad un declino lento ma costante dei crimini legati al banditismo di strada, ma il 2020 ha rotto questa tendenza: morti e sparatorie stanno registrando un’impennata e rispetto all’anno scorso sono quasi raddoppiate. Fra il 1 gennaio e il 31 luglio sono state ospedalizzate per ferite da arma da fuoco 2.240 persone, parte delle quali è poi deceduta, finendo inclusa nella lista delle vittime della guerra tra bande: 440. La maggior parte dei delitti è stata commessa a luglio, che si è confermato il mese più violento dell’anno in assoluto: 105 omicidi e 584 sparatorie.
Per avere un’idea di quanto sia grave la situazione è necessario fare una comparazione con il 2019. Nei primi sette mesi dell’anno avevano avuto luogo 290 omicidi e 1.480 sparatorie, dei quali rispettivamente 44 e 308 a luglio.
Agosto è stato altrettanto turbolento: soltanto fra il 7 e il 10 sono state sparate 38 persone, delle quali 4 in maniera letale, mentre fra il 28 e il 31 i feriti per arma da fuoco sono stati 54, dei quali 10 mortalmente. Fra le vittime dell’ultimo e sanguinoso fine-settimana d’estate figurano anche due agenti di polizia, ospedalizzati in seguito ad una sparatoria e non in pericolo di vita.
Un patto contro la polizia
Il ferimento dei due poliziotti avviene sullo sfondo di un evento tanto importante quanto inquietante: la circolazione sui media di un rapporto informativo della Fbi, pubblicato il 26 agosto e diffuso rapidamente nelle centrali della metropoli, inerente la possibile esistenza di un’alleanza tra bande in chiave anti-polizia.
La ABC7 è riuscita ad ottenere il rapporto, del quale ha riportato alcuni stralci in un lungo articolo-denuncia sulla condizione di degrado e abbandono in cui versa Chicago. Secondo quanto si legge, “[circa tre dozzine di bande] hanno raggiunto un patto per sparare a vista ogni poliziotto [che viene visto] puntare l’arma contro qualcuno in pubblico”.
Fra le bande che avrebbero deciso di aderire all’iniziativa, che ricorda molto l’inizio della trama del film culto “I guerrieri della notte” (The Warriors), figurano le più pericolose della metropoli, come i Latin Kings, i Vice Lords, gli El Rukns e i Black P Stones.
L’intelligence della polizia federale è certa che “i membri delle fazioni di queste bande abbiano cercato e filmato attivamente ufficiali di polizia nell’esecuzione dei loro doveri. Lo scopo di ciò è catturare in un filmato un ufficiale che punta l’arma contro qualsiasi soggetto e sparare a vista detto agente in maniera tale da raccogliere l’attenzione mediatica nazionale”.
Secondo il sovrintendente del Dipartimento di Polizia di Chicago (CPD), David Brown, la pubblicazione di tale rapporto informativo ha contribuito a far luce su quanto accaduto nell’ultimo anno, che è stato eccezionalmente violento anche per le forze dell’ordine. Da gennaio a fine agosto i poliziotti feriti dal fuoco delle bande sono stati 51, ossia “il quadruplo rispetto ogni anno precedente”. Numeri che, alla luce dell’allarme diramato dalla Fbi, assumono un altro aspetto: “Credo che sia più di un’insinuazione che ci sia gente intenta a fare del male ai poliziotti”.
La situazione delle bande a Chicago
Da più di un decennio Chicago è tornata ad essere “la capitale delle bande degli Stati Uniti”, surclassando Los Angeles e New York per via dell’aumento preponderante delle bande e dei loro membri avvenuto nell’ultimo decennio. Nel 2012 il CPD aveva provato a fare un “censimento” per misurare la dimensione del neo-gangsterismo di Chicago, concludendo che potessero essere operanti una cinquantina di bande, divise in 600 fazioni e formate da un totale di 70mila persone.
A distanza di otto anni la situazione sembra essere peggiorata: 55 grandi bande divise in 747 fazioni, che a loro volta formano una galassia di 2.500 sottoinsiemi (subsets), per le quali lavorano, combattono e uccidono circa 117mila persone, un vero e proprio esercito. Per rendere l’idea di questi numeri, e il potenziale destabilizzante, si pensi al fatto che il CPD ha un organico di 13.500 agenti: meno di un decimo dell’armata invisibile che troneggia sulle strade di Chicago, riempiendole di sangue “ogni giorno della settimana, ad ogni ora della giornata”.
Secondo Brown, che ha denunciato l’esistenza di un “senso di mancanza di leggi” capillare e desolante, la violenza ha superato la soglia critica, dando vita ad un ciclo vizioso estremamente difficile da arrestare perché “[quando] qualcuno viene sparato, questo spinge qualcun altro a prendere un’arma”.