Mentre il segretario di Stato americano Antony Blinken visita la capitale ucraina, nell’est del Paese muoiono 16 civili in um mercato per mano russa. Ventidue anni di carcere per uno dei leader del gruppo pro-Trump, i Proud Boys, protagonisti dell’attacco a Capitol Hill. Alcuni leader anziani del Pcc avrebbero criticato Xi Jinping durante il vertice annuale del partito. In Tunisia non si ferma la caccia alle streghe contro gli oppositori del presidente Kais Saied. Il presidente brasiliano Lula continua la sua corsa contro il tempo approvando due nuove riserve indigene per preservare l’Amazzonia dalla deforestazione. Ecco le cinque notizie del giorno

Morti in un mercato nel Donetsk mentre Blinken fa visita a Kiev

A sorpresa, il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a Kiev in visita speciale. L’obiettivo della visita è ribadire “l’incrollabile sostegno” sostegno americano e un nuovo pacchetto di aiuti di un miliardo di dollari mentre l’offensiva ucraina imperversa nell’est del Paese. Infatti Kiev ha da poco annunciato una serie di successi. Le forze ucraine hanno guadagnato terreno vicino ai villaggi di Robotyne e Novoprokopivka e l’offensiva verso Bakhmut sembra dare i suoi frutti. Da febbraio 2022, da quando le forze russe hanno invaso il suolo ucraino, il capo della diplomazia Usa ha fatto visita a Kiev quattro volte. Nelle stesse ore in cui Blinken dichiarava tutto il sostegno Usa, un missile balistico russo ha colpito un mercato nella città di Kostiantynivka, nel Donetsk provocando 16 morti e 34 feriti, tutti civili. Il mercato quando è stato colpito, intorno alle 14.00, era molto affollato.

Pena durissima per uno dei protagonisti dell’assalto a Capitol Hill

Era il 6 gennaio del 2021 quando centinaia di estremisti di destra hanno assaltato il Congresso Usa nel tentativo di impedire la certificazione del Congresso della vittoria elettorale dell’attuale presidente Joe Biden. Adesso molti di loro sono stati condannati a durissime pene. Uno di loro è Enrique Tarrio, ex leader del gruppo pro-Trump, i Proud Boys. Tarrio è stato condannato a 22 anni di carcere, condanna più pesante finora inflitta dai giudici a chi prese parte alla tentata insurrezione a Capitol Hill. Insieme a lui anche altri membri del gruppo. Ethan Nordean, 32 anni, è stato condannato a 18 anni di reclusione dal giudice Kelly la scorsa settimana. Stewart Rhodes, fondatore di Oath Keepers, milizia di estrema destra, ha ricevuto una condanna a 18 anni di prigione a inizio 2023. Tarrio e molti altri sono stati condannati per cospirazione sediziosa. 

Attacco a Gerusalemme, Hamas loda assalitore

Un 17enne palestinese ha aggredito la folla con un coltello vicino alla Porta di Giaffa nella Città Vecchia di Gerusalemme. L’aggressore ha poi cercato di fuggire ma è stato arrestato poco dopo. Sono due le persone rimaste ferite, uno dei quali gravemente. Si tratta della seconda aggressione in due giorni. Ieri un palestinese di Jenin ha provato ad accoltellare un poliziotto israeliano vicino all’ingresso del Monte del Tempio, la Spianata delle Moschee per i musulmani. Dopo poche ore Hamas, tramite il suo portavoce Muhammad Hamadeh, ha elogiato l’aggressione definendola una “risposta naturale ai crimini dell’occupazione israeliana”. Hamadeh ha poi criticato le incursioni da parte delle Idf, le forze di sicurezza israeliane, contro il sito di Al-Aqsa a Gerusalemme e le sistematiche demolizioni di case palestinesi 

La morsa del presidente tunisino si stringe sull’opposizione

Sembra non ci sia spazio in Tunisia per nessuna forma di opposizione. L’ex primo ministro Hamadi Jebali, in carica dal 2011 al 2013 e membro di spicco del partito di opposizione Ennahda, è stato liberato dopo che ieri era stato arrestato nella sua abitazione a Sousse. Il rilascio è però avvenuto dopo sette ore di interrogatorio sul tema delle nomine quando era capo del governo durante gli anni della cosiddetta “Troika” (l’alleanza formata da Ennahda, Ettakol e del Congresso della Repubblica. Poco dopo sono stati arrestati altri due leader del partito Ennahda. Si tratta di Mondher Ounissi, ex presidente ad interim del partito e Abdelkarim Harouni, capo del consiglio consultivo del partito. Sembra quindi non arrendersi il presidente Kais Saied in carica dall’ottobre 2019. Le autorità tunisine hanno posto sotto detenzione numerosi leader e attivisti dell’opposizione per “cospirazione contro la sicurezza dello Stato”. Questi ultimi vedono le misure eccezionali imposte dal presidente della Repubblica, Kais Saied, come un “colpo di Stato contro la Costituzione della rivoluzione del 2014” e un consolidamento del monopolio del potere in una Tunisia ormai alla deriva antidemocratica.

Lula approva due nuove riserve indigene in Amazzonia 

“Se non c’è futuro per l’Amazzonia, non ci sarà futuro nemmeno per il pianeta”, ha dichiarato il presidente del Brasile Lula. Il presidente brasiliano ha deciso di approvare due nuove riserve indigene per combattere la deforestazione e per preservarne l’integrità. Con la firma di diversi decreti a Brasilia, Lula ha approvato la creazione della riserva Acapuri de Cima, abitata dal popolo Kokama nello stato di Amazonas e la riserva di Rio Gregorio, destinata agli indigeni Yawanawa e Katukina. Lula intendere allargare i decreti anche ad altre riserve, ben sei da quanto dichiarato. Le riserve indigene in Brasile sono quasi 800 e occupano il 13,75% del territorio brasiliano, la maggior parte in Amazzonia. Sembra che sotto la presidenza di Lula, arrivata dopo quella di estrema destra di Jair Bolsonaro, la deforestazione in Amazzonia sia diminuita del 66% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. La lotta alla deforestazione, e i risultati che ne conseguono, confermano le promesse fatte durante la campagna elettorale.

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