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Vaccini, reazioni avverse, panico. Nell’Unione europea si è diffusa una fobia generale e generalizzante in merito alle dosi del vaccino realizzato da AstraZeneca e Università di Oxford. Tutto nasce in seguito alle molteplici segnalazioni di gravi problemi  di salute (e decessi sospetti) verificatesi, un po’ in tutta Europa, in alcuni pazienti appena vaccinati con l’AZD1222. La maggior parte dei Paesi Ue ha così deciso di sospendere temporaneamente, e in via precauzionale, l’uso del suddetto vaccino.

Adesso toccherà agli enti regolatori di ciascuno Stato fare chiarezza sulla vicenda, ufficializzando o smentendo il nesso di causa-effetto tra le reazioni avverse dei pazienti vaccinati con l’AstraZeneca e il vaccino realizzato dall’azienda anglo-svedese. La situazione è paradossale, visto che si è scatenata un’autentica psicosi prima ancora di un’eventuale correlazione tra i gravi problemi di salute registrati e il prodotto. Detto in altre parole, molti dei problemi che hanno provocato il panico collettivo potrebbero essere semplicemente avvenuti temporalmente dopo la vaccinazione, senza un nesso apparente con la somministrazione delle dosi.

Vaccini ed effetti collaterali

Tutti i vaccini e i medicinali, inoltre, hanno effetti collaterali. Il punto è che, nel corso del tempo, questi effetti devono essere continuamente bilanciati con i benefici attesi nel prevenire le malattie che intendiamo sconfiggere. Finché le reazioni avverse – che, matematicamente parlando e per la legge dei grandi numeri risultano fisiologiche – sono rare, ridotte e irrisorie, non ha alcun senso alimentare il panico. A maggior ragione in un momento delicato come questo, in cui l’Europa fatica a reperire i vaccini necessari da distribuire a tutti i Paesi membri.

Il tam tam mediatico delle ultime ore potrebbe, in sostanza, convincere le persone – molte delle quali di per sé già diffidenti nei confronti dei vaccini – a rifiutare l’inoculazione del prodotto AstraZeneca. E questo sarebbe un grave errore, visto che nel Regno Unito, dove sono state utilizzate circa 10 milioni di dosi dell’AZD1222, la Medicines & Healthcare products Regulatory Agency (MHRA) è stata chiarissima.

L’Agenzia Regolatrice dei Prodotti per la Cura della Salute e delle Medicine dell’Uk ha ricevuto, dall’avvio del piano vaccinale al 28 febbraio, 214 reazioni avverse spontanee per il Pfizer-BioNTech e 194 per l’AstraZeneca. Capitolo decessi: l’MHRA ha ricevuto 227 segnalazioni di sospette reazioni avverse al Pfizer-BioNTech che avrebbero provocato la morte dei pazienti, e 275 per l’AstraZeneca.

Numeri a confronto

Nel Regno Unito è scoppiato il panico? Neanche per idea. Mentre la natura e la frequenza delle segnalazione sugli effetti avversi sono state definite rare e “in linea” con gli ultimi aggiornamenti, per il resto non sono stati riscontrati legami “tra la vaccinazione e gli incidenti mortali segnalati”. Insomma, a detta degli esperti inglesi, il vaccino di AstraZeneca non avrebbe svolto alcun ruolo nella morte degli individui registrati. Sfatato il primo mito, ossia che l’AstraZeneca sia un vaccino pericolosissimo, è adesso interessante dare un’occhiata ai problemi causati dagli altri vaccini anti Covid attualmente in uso in Europa.

D’altronde, la vulgata popolare ha già bollato l’AZD1222 un mezzo flop, incoronando invece i prodotti di Pfizer-BioNTech e Moderna i migliori sulla piazza. È davvero così? Diamo uno sguardo ai dati raccolti dall’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Scopriamo che in realtà è il vaccino di Pfizer a registrare una più alta quantità di eventi avversi rispetto a quelli associati all’AstraZeneca. E lo stesso vale per i problemi cardiaci eventualmente collegabili alla somministrazione del vaccino. Al 13 marzo, il Tozinameran – questo il nome del vaccino Pfizer-BioNTech – ha registrato 102.100 reazioni avverse in tutta Europa.

Il prodotto di Moderna ha invece fin qui registrato 5.939 reazioni avverse, mentre l’AstraZeneca, unico vaccino fin qui stoppato da discreto numero di governi, ne ha totalizzate 54.571. Dulcis in fundo, l’AZD1222 è stato “accusato” di provocare problemi cardiaci. Ebbene, anche in questo caso, i numeri “scagionano” in un certo senso il siero anglo-svedese. Sempre considerando i dati Ema, al 13 marzo il vaccino di AstraZeneca ha fatto registrare 2.080 reazioni avverse assimilabili a presunti problemi cardiaci, con 63 decessi sospetti; Pfizer 4.636 con 276 decessi sospetti e Moderna rispettivamente 501 e 96.

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