Poche frasi di Anthony Fauci (secondo consigliere medico del presidente Biden), hanno superato di colpo, per gravità, tutta la letteratura complottista del movimento Qanon e dei no-vax. Fauci, in poche parole, ha affermato che il vaccino non basta più, a causa della variante Delta.

Visto che i fact checkers sono già all’opera per dimostrare che Fauci non ha mai detto nulla di simile, è bene, prima di tutto, riportare il suo ragionamento, espresso in un’intervista al network televisivo Msnbc del 28 luglio. L’immunologo è stato intervistato sul cambio delle linee guida del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Cdc) a cui tutti gli Stati americani, pur con le loro diverse regole, dovranno allinearsi. Mentre, finora, il Cdc prescriveva la mascherina obbligatoria, nei luoghi pubblici al chiuso, solo per chi non era vaccinato, ora l’obbligo si estende a tutti, vaccinati inclusi. A una domanda sul perché di questo cambiamento, che potrebbe lasciare la gente delusa e confusa, Fauci risponde: “Prima di tutto sappiamo che la variante Delta è molto più efficace nella trasmissione del virus da una persona all’altra, rispetto alla variante Alpha con cui abbiamo finora avuto a che fare. La variante Delta è attualmente quella dominante nel Paese, più dell’85% dei casi in alcune aree, in altre anche più del 90%. Ma ancor più importante, è ormai chiaro che con lo scoppio di questo nuovo focolaio, anche persone vaccinate possono essere infettate dalla variante Delta. Cosa che succede, perché nessun vaccino è efficace al 100%”. Visto che il virus è cambiato, “Anche se sei vaccinato, devi indossare la mascherina, in aree in cui vi è un’alta possibilità di contagio, specificamente quelle arancioni e rosse secondo la classificazione del CDC”.

Fauci smonta anche l’ottimismo di chi ritiene che la carica virale del vaccino sia più bassa in una persona vaccinata rispetto ad una non vaccinata. “Due mesi fa, la carica virale nelle mucose delle persone vaccinate appena infettate era decisamente inferiore rispetto a quella trovata nelle persone non vaccinate. Ma ora abbiamo la variante Delta e ha cambiato tutto lo scenario. Perché quando guardi alla carica virale, nelle mucose delle persone vaccinate appena infettate dalla variante Delta, nonostante il vaccino, il livello è lo stesso rispetto a quella presente in una persona infetta non vaccinata. Questo è il problema. Questi dati costituiscono una vera sfida e hanno provocato il cambiamento delle linee guida del Cdc”.

A questo punto, i casi sono due: o abbiamo un problema di vaccino, o abbiamo un problema di Fauci e del suo modo di comunicare. Probabilmente entrambe le cose. In base a quanto sappiamo finora dei risultati degli studi condotti sui vaccinati con Moderna, Pfizer, Johnson&Johnson, i tre autorizzati negli Usa (e in uso anche nel nostro Paese), i vaccini sono leggermente meno efficaci nel prevenire un’infezione sintomatica di Covid-19 nella sua variante Delta, ma ancora molto efficaci nel prevenire la forma grave della malattia e l’ospedalizzazione. La politica sanitaria pubblica è volta soprattutto a evitare una saturazione del sistema ospedaliero. Da questo punto di vista, il problema dell’insufficiente copertura del vaccino, rispetto alla diffusione della Delta, cambia molto poco. Però, nel momento in cui Fauci rilascia un’intervista per dire, sostanzialmente, che ora i nuovi dati cambiano tutto, anche queste piccole sicurezze a cui ci aggrappiamo vengono meno. Cosa dovremmo dedurne? Che abbiamo sbagliato a dar fiducia a prodotti sfornati dalle aziende farmaceutiche in troppo poco tempo? O che l’allarme sulla nuova variante è esagerato?

E qui si arriva al punto della comunicazione di Fauci. Anche in questo caso si contraddice, il 26 luglio affermava che il nuovo aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni riguardasse solo i non vaccinati, quindi invitava tutti a immunizzarsi. Con l’ultima intervista (due giorni dopo) veicola il messaggio opposto: anche chi si vaccina può essere contagiato e contagiare allo stesso modo. Quindi, perché dovremmo vaccinarci?

Non sono solo le contraddizioni dell’immunologo più famoso del mondo a lasciar disorientati gli americani, ma anche quelle negli ultimi provvedimenti. In appena due giorni, il 28 luglio il Cdc ha cambiato le linee guida sull’obbligo di mascherina anche per le persone vaccinate, come abbiamo visto, ma il 29 Biden ha annunciato un nuovo piano di prevenzione in cui si renderà obbligatoria la vaccinazione per tutti i dipendenti del Governo federale. Già diverse grandi aziende private, come Google e Facebook, e singoli Stati, come quello di New York (su iniziativa del governatore Andrew Cuomo) avevano imposto l’obbligo di vaccino per i loro dipendenti. Estenderlo a tutti gli apparati del Governo federale è un salto di qualità notevole, una politica che riguarderà decine di milioni di persone. Le linee guida del Cdc denotano una sostanziale sfiducia nell’efficacia del vaccino, mentre quelle dell’amministrazione Biden una piena fiducia. In entrambi i casi, però, viene ridotta la libertà individuale degli americani, dopo un anno e mezzo di restrizioni. Forse non è il modo migliore per indurre quasi la metà di americani che non si sono ancora immunizzati a farsi fare l’iniezione. Se si sgancia il vaccino dalla promessa di una maggiore libertà e se persino le massime autorità ne sminuiscono gli effetti protettivi, non sarà certo un obbligo in più, per i dipendenti pubblici, a spingere la gente a vincere le proprie paure e vaccinarsi