È sempre più in bilico la riconferma di Joe Biden in vista delle elezioni presidenziali del 2024, a causa di una popolarità decimata dall’inflazione, dell’aumento esponenziale della criminalità nelle grandi città americane e dall’immigrazione al confine meridionale fuori controllo. Secondo un recente sondaggio della Cnn, il 75% degli elettori democratici non vuole che Biden si ricandidi nel 2024, reputando la sua esperienza alla Casa Bianca pessima. Gli altri sondaggi sono persino peggiori: secondo le rilevazioni del New York Times e della Quinnipiac University, il tasso di approvazione di Biden è rispettivamente del 33% e del 31%, peggio di Richard Nixon dopo lo scandalo Watergate. La situazione drammatica in casa democratica, in vista delle elezioni di midterm che si preannunciano un vero e proprio bagno di sangue, sta portando molti a cercare una seria alternativa all’anziano presidente in carica, oggi 79enne. Gavin Newsom, 54 anni, governatore della California, è sicuramente uno nomi papabili, che ha decisamente più chance di altri possibili pretendenti come Pete Buttigieg, Elizabeth Warren, Bernie Sanders, Amy Klobuchar, Cory Brooker o Beto O’Rourke, senza dimenticare la giovane “stella” dem, Alexandria Ocasio-Cortez.
Gavin Christopher Newsom è nato a San Francisco il 10 ottobre 1967 da Tessa Thomas Menzies e William Alfred Newsom III. Appassionato di baseball, Newsom ha ricevuto una borsa di studio dalla Santa Clara University, dove si è laureato in scienze politiche nel 1989.
Di famiglia ricca e benestante, Gavin Newsom è parente della Speaker della Camera, Nancy Pelosi: la zia di Newsom, infatti, era sposata con Ron Pelosi, il cognato della Presidente della Camera. Dopo la laurea Newsom ha lavorato brevemente nelle vendite e nel settore immobiliare prima di avviare un’enoteca al dettaglio nel 1992, a San Francisco. Successivamente, l’attività è stata rilevata dal gruppo PlumpJack, che gestisce ristoranti, resort di lusso e aziende vinicole in tutta la California. Nel 1995, Newsom si è avvicinato per la prima volta alla politica come volontario per la campagna di Willie Brown a sindaco di San Francisco. Nel 1997, il sindaco Brown lo ha nominato nella commissione Parking and Traffic della città e successivamente nel Board of Supervisors. Alle successive elezioni comunali, è stato eletto consigliere comunale
Nel 2003, Gavin Newsom è stato eletto sindaco di San Francisco. Pochi mesi dopo aver assunto la carica di primo cittadino, nel gennaio 2004 ha suscitato scalpore la sua decisone di promuovere e legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, in una città nota per la presenza di una comunità Legbt numerosa. Il suo primo anno in carica lo ha visto anche nominare le prime donne a capo dei vigili del fuoco e della polizia della città di San Francisco. Nel maggio 2004, tentando di emulare il repubblicano Rudy Giuliani a New York, Newsom ha promosso il piano “Care Not Cash”, riducendo la quantità di denaro che gli “homeless” ricevevano dalla città, da un massimo di 410 dollari al mese a 59 dollari. In cambio, gli iscritti al programma ricevevano cibo e un letto garantito in un rifugio o in un hotel con camera singola. Quando la città ha aggiornato il suo monitoraggio sui senzatetto nel 2005, ha visto una riduzione del 2,8% del numero di senzatetto rispetto al 2002. Misura efficace? Forse. Va detto, infatti, che il predecessore di Newsom, il sindaco Brown, approvò la realizzazione di migliaia di nuove unità abitative a prezzi accessibili.
Il numero di persone senza fissa dimora è rimasto relativamente stabile durante il mandato di Newsom fino a quando non ha ricominciato ad aumentare nel 2011, anno in cui ha lasciato la poltrona di sindaco per diventare luogotenente governatore della California. Carica che ha ricoperto fino al 2018.
Il 7 gennaio 2019 Gavin Newsom ha assunto ufficialmente la carica di governatore della California, dopo aver sconfitto di larga misura (61% a 38%) lo sfidante repubblicano, John Cox. Uno dei suoi primi atti come governatore è stato quello di imporre una moratoria in tutto lo Stato su tutte le esecuzioni capitali. Non è un divieto permanente: ci sono ancora più di 700 persone nel braccio della morte e un futuro governatore può annullare questa decisione con un tratto di penna. Nello stesso periodo, fra le misure che ha attuato in qualità di governatore, ha codificato una sentenza della Corte Suprema statale al fine di rendere molto più difficile per le aziende classificare i propri lavoratori come “appaltatori indipendenti”. Questo ha portato molti “freelance” ad aver meno lavori e una minore flessibilità ma anche un salario minimo e quelle garanzie tipiche del lavoro dipendente. In generale, ha portato avanti un’agenda fortemente progressista, ergendosi come l’emblema del governatore liberal anti-Trump.
Nei primi mesi della pandemia, quando Newsom agì in modo più rapido e aggressivo rispetto alla maggior parte dei governatori per sedare la diffusione della pandemia da Covid-19, osserva CallMatters, la sua popolarità crebbe. Tuttavia, con il passare dei mesi, le restrizioni alla vita quotidiana e i messaggi spesso confusi, l’opinione pubblica è radicalmente cambiata, facendoli perdere non pochi consensi e scatenando la dura campagna dei repubblicani nei suoi confronti. Ad aggravare la situazione, Newsom è stato pizzicato a pranzo con alcuni amici in uno dei migliori ristoranti dello Stato mentre la sua amministrazione esortava i californiani a non incontrarsi con persone al di fuori delle loro famiglie. Questo ha portato un milione e mezzo di cittadini a firmare una richiesta di defenestrazione: un referendum di sfiducia che, tuttavia, il 15 settembre 2021 lo ha visto trionfare in modo schiacciante.
Le voci di una possibile candidatura nel 2024 al posto di Joe Biden, nonostante le smentite di rito, continuano a rincorrersi. Newsom quasi certamente verrà rieletto governatore della California a novembre, con gli ultimi sondaggi che accertano un vantaggio di 27 punti sul suo avversario repubblicano, il senatore Brian Dahle. Ma il suo sguardo è già rivolto al futuro, e nell’ultimo periodo sembra che voglia consolidare la sua immagine di governatore ultra-progressista pragmatico. Come nota Politico, il governatore democratico ha utilizzato il suo fondo per la rielezione per affittare alcuni spazi pubblicitari in una manciata di stati a guida repubblicana per promuovere la California come Stato santuario del diritto all’aborto, mentre altri Stati a guida Gop introducono restrizioni sulla scia del ribaltamento della sentenza della Corte Suprema, Roe v. Wade.
Che l’azione politica di Newsom vada oltre i confini statali della California, la dice lunga sulle sue mire e ambizioni. La campagna di Newsom menziona un nuovo sito web della California destinato ad aiutare le persone, anche fuori dallo stato, ad ottenere un aborto. “L’idea che questi politici repubblicani stiano cercando di ‘proteggere la vita’ è una farsa totale”, ha detto Newsom in una nota. “Stanno cercando di limitare e controllare i loro elettori e togliere loro la libertà”. La California, uno degli stati meno restrittivi della nazione quando si tratta di aborto, ha inoltre recentemente approvato più di una dozzina di progetti di legge che ampliano l’accesso e il finanziamento dell’aborto.
Ci sono delle insidie, però, e l’immagine di governatore “ultra-progressista” non convince tutti, soprattutto a sinistra. Come nota The Atlantic, nella sua California la situazione economico-sociale è tutto fuorché rose e fiori, e Newsom deve fronteggiare sfide come gravi carenze di acqua, energia e alloggi; accampamenti per senzatetto in crescita in città; aumento del numero di omicidi; scuole allo sbando; traffico perennemente bloccato, e un trasporto pubblico pessimo. In un sondaggio condotto all’inizio di quest’anno dall’UC Berkeley e dal Los Angeles Times, infatti, la maggioranza degli elettori ha affermato che la California sta andando nella direzione sbagliata.
Il giudizio di The Hill è ancora più impietoso verso il suo operato come governatore: in poche parole, osserva, il Golden State è un disastro. Senzatetto, criminalità e droga sono fuori controllo da Los Angeles a San Francisco. Il tasso di disoccupazione dello stato è il settimo più alto del paese. Il suo tasso di povertà è più alto di qualsiasi altro stato. E Newsom presiede uno stato con le imposte sul reddito più alte d’America: 13,3 per cento. Di conseguenza, cittadini e grandi aziende stanno fuggendo verso stati come il Texas e lo Utah. Di conseguenza, essere molto più giovane e di bell’aspetto dello scafato ma acciaccato Joe Biden, potrebbe non essere sufficiente per essere un buon Presidente degli Stati Uniti d’America.