Miasit, la missione italiana bilaterale di assistenza e supporto in Libia, è intesa a fornire assistenza e supporto al governo di accordo nazionale libico ed è frutto della riconfigurazione, in un unico dispositivo, delle attività di supporto sanitario e umanitario previste dall’operazione Ippocrate (terminata il 31 dicembre 2017) e di alcuni compiti di supporto tecnico-manutentivo, tra i quali quelli di ripristino dei mezzi aerei e degli aeroporti libici e interventi a favore della guardia costiera libica, rientranti nell’operazione Mare Sicuro.
Miasit ha l’obiettivo di rendere l’azione di assistenza e supporto in Libia maggiormente incisiva ed efficace, sostenendo le autorità libiche ufficialmente riconosciute nell’azione di pacificazione e stabilizzazione del Paese e nel rafforzamento delle attività di controllo e contrasto dell’immigrazione illegale, dei traffici illegali e delle minacce alla sicurezza, in armonia con le linee di intervento decise dalle Nazioni Unite.
La missione ha avuto inizio a gennaio del 2018 e non ha un termine di scadenza predeterminato. I suoi compiti sono:
- fornire assistenza e supporto sanitario, garantendo anche la possibilità di trasferire in Italia i pazienti che dovessero richiedere cure altamente specialistiche;
- condurre attività di sostegno a carattere umanitario e a fini di prevenzione sanitaria attraverso corsi di aggiornamento a favore di team libici impegnati nello sminamento;
- fornire attività di formazione, addestramento, consulenza, assistenza, supporto e mentoring a favore delle forze di sicurezza e delle istituzioni governative libiche, in Italia e in Libia, al fine di incrementarne le capacità complessive;
- assicurare assistenza e supporto addestrativi e di mentoring alle forze di sicurezza libiche per le attività di controllo e contrasto dell’immigrazione illegale, dei traffici illegali e delle minacce alla sicurezza della Libia;
- svolgere attività per il ripristino dell’efficienza dei principali assetti terrestri, navali e aerei, comprese le relative infrastrutture, funzionali allo sviluppo della capacità libica di controllo del territorio e al supporto per il contrasto dell’immigrazione illegale;
- supportare le iniziative, nell’ambito dei compiti previsti dalla missione, poste in essere da altri dicasteri;
- incentivare e collaborare per lo sviluppo di capacity building della Libia;
- effettuare ricognizioni in territorio libico per la determinazione delle attività di supporto da svolgere;
- garantire un’adeguata cornice di sicurezza/force protection al personale impiegato nello svolgimento delle attività/iniziative in Libia.
Il contingente del personale comprende: personale sanitario, unità per assistenza e supporto sanitario, unità con compiti di formazione, addestramento, consulenza, assistenza, supporto e mentoring, mobile training team, unità per il supporto logistico generale, unità per i lavori infrastrutturali, unità di tecnici/specialisti, squadra rilevazione contro minacce chimiche/biologiche/radiologiche/nucleari (Cbrn), team per ricognizione e per comando e controllo, personale di collegamento presso dicasteri/stati maggiori libici; unità con compiti di force protection del personale delle aree in cui esso opera.
La missione Miasit impiega 130 mezzi terrestri e i mezzi navali del dispositivo aeronavale dell’operazione Mare Sicuro a cui si aggiungono un massimo di 400 uomini. Il fabbisogno finanziario, così come riportato dal Dpp (Documento Programmatico Pluriennale) Difesa 2019-2021, ammonta a 49.012.962 euro di cui 14 milioni per obbligazioni esigibili nell’anno 2020. Il comando di Miasit è affidato a un generale di brigata, attualmente nella persona del generale Alessio Cavicchioli.
Il 17 febbraio 2011 a Bengasi iniziava la sollevazione popolare contro il regime del rais libico, il colonnello Muhammar Gheddafi. Dopo un mese, tale sollevazione assumeva le caratteristiche di una guerra civile e allo scopo di coordinare lo sviluppo delle operazioni, il Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) autorizzava la costituzione di un Operations Center in Bengasi. In questo contesto, nell’ambito del più ampio impegno italiano per la risoluzione della crisi libica ed al pari di iniziative similari assunte da altri Paesi (Emirati Arabi Uniti, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Giordania e Qatar) le Autorità politiche nazionali autorizzavano l’invio in Libia di un team di istruttori per supportare il citato Opscenter nel processo di acquisizione di capacità autonome, avviando così il 28 aprile 2011 l’operazione Cirene.
Dal mese di settembre 2013 Cirene è stata ridenominata Missione militare italiana in Libia (Mil), mantenendo scopo e finalità della precedente operazione.
In tale ambito, il 26 settembre 2013 ha avuto inizio l’operazione Coorte finalizzata all’addestramento di circa 2mila militari libici sul territorio libico e successivamente su quello italiano. L’Operazione ha consentito la formazione iniziale di circa 400 unità libiche, ed è terminata il 30 gennaio 2015.
Il 1 gennaio 2018 ha preso avvio la Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (Miasit) che ha integrato in un unico dispositivo, le attività di supporto sanitario e umanitario previste dall’operazione Ippocrate e alcuni compiti dell’operazione Mare Sicuro.
La base giuridica di riferimento sono le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu numero 2259, 2312, 2362, 2380 e 2437 che invitano gli Stati membri, singolarmente o nell’ambito di organizzazioni regionali, a cooperare con il governo di accordo nazionale libico e reciprocamente, su richiesta della Libia, nel consolidamento di capacità istituzionali per la difesa dei confini, la prevenzione e la lotta ai traffici illegali di ogni tipo attraverso il proprio territorio e il Mar Mediterraneo. La missione si inquadra nell’ambito delle attività di supporto al governo di accordo nazionale libico, in linea di continuità con l’impegno umanitario assunto dall’Italia in riferimento alla crisi libica.
L’operazione è stata anche espressamente richiesta da parte di Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale della Libia con lettera del presidente al-Serraj del 30 maggio 2017, relativa alla necessità di ricevere addestramento in Italia e in Libia a favore delle forze di sicurezza libiche, e del 23 luglio 2017 relativo all’invio in Libia di un sostegno tecnico navale idoneo a fornire aiuto necessario nella lotta all’immigrazione illegale e al traffico di esseri umani.
L’Italia ha approvato la missione Miasit con delibera del Consiglio dei Ministri il 28 novembre 2018 e con votazione di approvazione del Parlamento rispettivamente alla Camera dei Deputati il 19 dicembre 2018 e al Senato il 12 dicembre 2018.