Che cos’è il 5G e perché è così importante

Negli ultimi mesi, complice la guerra tecnologica tra Cina e Stati Uniti legata alla crisi dei dazi e al caso Huawei, il tema del 5G è diventato di dominio pubblico. All’onore della cronaca e all’attenzione dei decisori politici, in particolare, è assurto il tema del controllo delle nuove reti di comunicazione in via di costruzione su cui nei prossimi anni correranno i traffici dati di tutto il mondo e, al tempo stesso, si svilupperà la rivoluzione economica dell’internet delle cose (IoT), ovvero l’interdipendenza tra sistemi e centri operativi.

Come scrive il Corriere Comunicazioniil 5G “è una tecnologia abilitante per le nuove sfide tecnologiche a livello mondiale. Intelligenza artificiale, blockchain, pagamenti digitali e digitalizzazione del paese passano tutte dalla necessità di rendere più performanti le linee di comunicazione. Ecco quindi che il 5G diventa fondamentale per l’economia e la tecnologia presente”.

Rispetto al 4G, il 5G si caratterizza per standard operativi nettamente potenziati. Esso in particolare è in grado di consentire una velocità dati di decine di megabit al secondo per decine di migliaia di utenti, permettendo una potenza operativa di circa un gigabit al secondo. Se questa è già pari alla potenza di picco delle reti 4G, ciò che la nuova tecnologia rende possibile è la tenuta nel tempo di questo rendimento e l’incremento dell’efficienza spettrale, dovuta alla capacità del 5G di operare su uno spettro di frequenze più ampio e di approfittare di una maggiore intensità di segnale, di una più ampia copertura territoriale, di una maggiore durata e di un minore consumo energetico.

Per fare un esempio delle aspettative in ballo nella corsa al 5G, la piena operatività della nuova rete consentirebbe, se le previsioni sulla velocità del 5G fossero confermate, di scaricare un film in 4K da una piattaforma di video in streaming in pochi secondi. L’operatività del 5G verrebbe garantita dallo sfruttamento di una nuova innovazione tecnologica, basata sullo sfruttamento di reti mobili superefficienti, capaci di adattarsi alla domanda dell’utente, e superveloci e sull’utilizzo di una comunicazione ad alte frequenze garantita dalle onde millimetriche, comprese tra i 20 e i 60 GHz.

I prossimi anni saranno decisivi per capire quale Paese sarà in grado di vincere la gara della piena operatività del 5G. Cina e Stati Uniti duellano a pieno ritmo spingendo i loro colossi nazionali, e la guerra attorno a Huawei è ben più di un braccio di ferro economico: riguarda il dominio tecnologico in un campo che vede coinvolti intelligence, economia e prospettive geopolitiche.

Se gli Stati Uniti fanno del controllo dei flussi globali di dati un presupposto della loro egemonia, come testimoniato dal ruolo strategico assunto da regioni come la Sicilia e dall’interiorizzazione dei colossi del web nel sistema di potere a stelle e strisce, la Cina intende colmare il gap irreggimentando l’industria tecnologica nazionale in una grande strategia alimentata da decine di miliardi di dollari di investimenti pubblici in sviluppo di reti e potenziamento delle capacità di Ai dell’Impero di Mezzo. Dominare il 5G vorrà dire poter dettare l’ultima parola nel contesto della tecnologia-principe della nuova rivoluzione economica: per questo la questione non è neutra e, anzi, il campo stesso delle tecnologie di frontiera appare capace di generare una vera e propria “corsa alle armi”, espandendosi a campi securitari come la cyberwarfare e l’intelligence informatica.

Il tema dell’interconnessione, centrale per capire la rilevanza del 5G, apre all’analisi dell’interdipendenza: nel mondo connesso dalle reti 5G, nessun sistema potrà mai dirsi veramente isolato. E con le opportunità economiche, cresceranno le minacce potenziali. Per questo il 5G è tanto importante, come tecnologia simbolo di un mondo della complessità che offre agli Stati e agli attori economici occasioni di guadagno e sfide in misura complementare.