La fabbrica dello Jihadismo
Molenbeek è il quartiere di Bruxelles posto maggiormente sotto l’occhio delle autorità dal 2015 in poi. Il terrorismo colpirà il Belgio l’anno successivo, ma nel novembre di quell’anno l’Isis scatena la sua furia di morte a Parigi. Il commando, in buona parte, è composto da gente proveniente proprio da Molenbeek. Un tempo quartiere di immigrati italiani e del sud Europa, successivamente ha iniziato ad essere abitato dai migranti provenienti dai paesi a maggioranza musulmana. Gli abitanti delle zone limitrofe lo chiamano anche “Europistan”, a testimoniare la presenza di un gran numero di musulmani al suo interno. Molti sono semplici lavoratori, che ogni giorno si alzano per andare a guadagnare il pane per la propria famiglia. Ma al suo interno crescono coloro che abbracciano la causa jihadista
Ad un mese dagli attentati che sconvolgono Parigi, Fabio Polese nel suo reportage viaggia proprio tra i meandri sociali di Molenbeek. Nei servizi, viene riproposta la realtà del popoloso quartiere, come vivono gli abitanti ed i motivi per i quali continua a fare breccia l’ideologia jihadista. Molenbeek viene presentato, di fatto, come una vera e propria fabbrica di futuri jihadisti.
4 PARTI
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PARTE 1
La fabbrica del jihadismo
Bruxelles - Se si parla di terroristi e radicalismo, Molenbeek c’entra sempre qualcosa. E’ la fabbrica del jihadismo nel cuore d’Europa Questo municipio – uno dei 19 comuni di Bruxelles – ha circa 100 mila abitanti a maggioranza musulmana ed enormi...
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PARTE 2
Maysa, jihadista mancata
Bruxelles - In un piccolo edificio in una stradina secondaria alle porte di Molenbeek, incontro Maysa. Il nome che ha scelto è di fantasia e in arabo significa graziosa. Ma questa storia di grazioso non ha nulla.Perchè Maysa, una bella...
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PARTE 3
“Combattere la radicalizzazione”
Bruxelles - Negli ultimi anni, in Belgio, molti giovani si sono avvicinati all’islam radicale. Questo, purtroppo, è un dato di fatto. Così, diverse realtà che appartengono alla comunità musulmana di Bruxelles, si sono date da fare. L’associazione Inaya, che in arabo significa...
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PARTE 4
“L’islam radicale non si fermerà adesso”
Bruxelles “La situazione attuale, purtroppo, non è una sorpresa. Il terrorismo jihadista non si fermerà adesso”. A parlare in esclusiva a Gli Occhi della Guerra èFirouzeh Nahavandi, professoressa dell’Università Ulb della capitale belga. Iraniana, da quarant’anni vive a Bruxelles ed...
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