Guerriglia islamica nelle Filippine
Le Filippine rappresentano il paese con il maggior numero di cattolici in Asia. L’arcipelago presenta però un territorio molto vasto, con isole che hanno orientamenti etnici e culturali differenti rispetto al resto della nazione. Sono presenti dunque delle minoranze islamiche e, da anni, al suo interno si è diffusa anche da queste parti l’ideologia integralista. Dal 1991 opera il gruppo Abu Sayyaf, responsabile in questi quasi trent’anni di diversi omicidi, rapimenti, attentati e sequestri. Nel mirino sia i cristiani che i musulmani che non appoggiano l’ideologia jihadista.
Fabio Polese raggiunge le Filippine all’inizio del 2016, quando il paese si appresta a voltare pagina con l’elezione come presidente di Rodrigo Duterte. Quest’ultimo riesce a fare breccia nell’elettorato promettendo il pugno duro contro tutti i criminali: una guerra senza quartiere a spacciatori ed a narcotrafficanti, con i poliziotti che hanno la licenza di uccidere un sospettato se colto in flagrante. Ma le Filippine, a proposito di sicurezza, devono subire la piaga dell’integralismo islamico. Non solo Abu Sayyaf, bensì anche tanti gruppi che oltre all’ideologia islamista aspirano al separatismo. Fabio Polese, nel suo reportage, fa un viaggio tra le comunità cristiane costrette a fuggire. Sono diverse e sono sparse in buona parte del paese. Costrette a lasciare case e villaggi per via della minaccia dei diversi gruppi integralisti.
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PARTE 1
Nella jungla del Mindanao
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PARTE 2
Filippine: la morte dietro l’angolo
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PARTE 3
Come muore un missionario
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PARTE 4
L’Islam alla conquista delle Filippine
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PARTE 5
“Noi, scampati alla furia islamista”
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PARTE 6
Quiapo, il quartiere diviso
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