Brasile di sangue

Brasile di sangue

È l’aprile 2016, Rio ed il Brasile si preparano per le imminenti Olimpiadi ma in vista dell’appuntamento più importante al mondo le città del paese sudamericano rimangono sempre con importanti problemi di natura sociale ed economica. È in questo contesto che si sviluppa il documentario di Luigi Spera, che si addentra nelle favelas di Rio de Janeiro. Si tratta dei famigerati quartieri periferici, costruiti spesso abusivamente dove migliaia di persone sono accatastate lungo alcune delle pendici dei monti che circondano il centro della capitale culturale del Brasile.
Qui disoccupazione, malessere e, in generale, condizioni di vita ai limiti di ogni basilare principio di umanità sono piaghe che non si riescono ad estirpare. Le favelas sono anche un miscuglio di tante storie personali, spesso purtroppo segnate dalle dipendenze dalla droga e dagli stupefacenti. Nel reportage Luigi Spera parla proprio della piaga del crack, molto diffuso soprattutto tra i giovani di questi quartieri. Così come, si parla della repressione operata in questi anni dalla polizia brasiliana contro spacciatori e delinquenti. Interi reparti speciali costituiti apposta per reprimere “manu militari” la criminalità dilagante nelle favelas, sede delle più spietate gang brasiliane. Un viaggio dunque, alla scoperta di cosa c’è dietro la “tolleranza zero” nei quartieri più poveri di Rio.

5 PARTI
  • PARTE 1

    Brasile di sangue: la strage dei neri

    In Brasile è come se il terreno fosse più permeabile che altrove. Come se assorbisse il sangue più rapidamente. Prima di lasciare che qualcuno possa chiedersi da dove provenga o per quale motivo inondi le strade del paese più che...

    Continua a leggere
  • PARTE 2

    La guerra per la pace nelle favelas

    Quello dell’immagine in Brasile e a Rio de Janeiro è il culto più praticato. Tra orazioni personali e liturgie istituzionali. Riti antichi e moderni, in grado di esaltare le parti sfavillanti e distrarre dalle zone opache, ricche di contrasti e...

    Continua a leggere
  • PARTE 3

    Nelle favelas è tolleranza zero

    Quando parte l’azione e il gruppo di soldati inizia a penetrare nel complesso budello di viuzze e stradine tra le tenebre, tutt’intorno cala un silenzio irreale. La favela sa che quando i poliziotti partono in numero consistente, il colpo, sempre...

    Continua a leggere
  • PARTE 4

    Destinati al degrado

    Martelli pneumatici, betoniere e traffico. Nelle narici, tanta polvere. Poche centinaia di metri e tutto cambia: l’odore si fa acre, penetrante, terribile. Il traffico non c’è, e neanche il rumore dei cantieri. La dicotomia favela-asfalto resta ancora un marchio a...

    Continua a leggere
  • PARTE 5

    Tra gli zombie del crack

    Una dipendenza a ciclo continuo. Quando la prima nuvola di fumo denso si ferma nei polmoni, il peggio è già arrivato. Dieci minuti e inizia la ricerca spasmodica di una nuova pietra da ardere per cercare di riprovare quell’onda mortale....

    Continua a leggere

TRASPARENZA

Questo reportage è stato realizzato con il sostegno dei lettori. Qui di seguito tutte le ricevute delle spese sostenute dal reporter