Cuba dopo Castro
Andrea Indiano giunge a Cuba per il suo reportage a pochi mesi dalla scomparsa di Fidel Castro che, pur se più di dieci anni non era alla presidenza per motivi di salute, è sempre stato per i cubani il “leader maximo”, il riferimento assoluto nel bene e nel male per l’intera popolazione. La morte di Fidel Castro sembra aver scosso l’isola, che per settimane ha visto l’urna con all’interno i resti del capo della rivoluzione del 1959 attraversare l’intero paese. Andrea Indiano parla proprio di “anno zero” per Cuba, per il suo sistema politico e per quello sociale.
L’isola caraibica da un lato sembra aver perso un riferimento, dall’altro cerca di voltare pagina: importanti riforme attendono il paese, i cubani sembrano aver voglia di cercare delle vie alternative pur non cancellando del tutto i dettami dati da Fidel e Raul Castro, con quest’ultimo ancora al potere durante la realizzazione del reportage. Un viaggio dunque nella Cuba post Fidel, a tratti speranzosa e nostalgica, a tratti anche disillusa specie dopo i passi indietro nel dialogo con gli Usa dopo l’elezione alla presidenza di Donald Trump.