I cristiani perseguitati del Pakistan

I cristiani perseguitati del Pakistan

Lavorare tutto il giorno nelle fabbriche di mattoni soltanto perché cristiani. Accade questo nel Pakistan di oggi, così come documentato dal reportage di Daniele Bellocchio nella periferia di Lahore, una delle principali metropoli pakistane. Qui ha sede una delle fabbriche di mattoni che per i cristiani del paese asiatico equivale ad un’autentica condanna a vita: se si professa la religione cristiana, l’unica “speranza” è quella di trovare impiego qui e stare più di dodici ore con la schiena curva per realizzare mattoni. Altro non si può fare, alternative per i cristiani in Pakistan non sembrano esserci. Una discriminazione su ogni fronte, che spinge lo stesso Bellocchio a parlare di vero e proprio “apartheid”.
Il reportage da Lahore risale al luglio 2016, il caso di Asia Bibi è già noto anche se in Europa la sua storia appare a volte essere posta in secondo piano. Lei è la donna condannata a morte proprio a Lahore per sospetta blasfemia: in realtà, si tratta di un’ennesima storia di persecuzione ai danni di una persona soltanto perché cristiana. Solo di recente la donna è stata assolta dalla Corte Suprema, ma la sua vita e quella della sua famiglia è a rischio. Parlare dei cristiani perseguitati in Pakistan è dunque quanto mai attuale: in molti contesti nel paese asiatico si è schiavi, come si evidenzia nel reportage, solo perché cristiani.

5 PARTI
  • PARTE 1

    Dove si muore per Dio

    È una folla eterogenea quella che la domenica mattina attraversa il quartiere di Youhanabad, a Lahore, per recarsi a messa. Il cortile della chiesa è gremito di gente e alla spicciolata i fedeli entrano nel tempio. Sono molti i cattolici di...

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  • PARTE 2

    Schiavi perché cristiani

    È l'ora del tramonto, il verde dei campi e l'ocra della terra sono illuminati da una luce abbagliante, il paesaggio si sussegue infinito e immutabile nelle campagne pachistane del Punjab, a pochi chilometri dalla frontiera indiana. La lingua d'argento della...

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  • PARTE 3

    Quelli che perdonano i jihadisti

    Era un ''perché?'' elevato a domanda assoluta, quello che ha pervaso il mondo all'indomani della strage compiutada un kamikaze talebano nel parco principale di Lahore il giorno prima di Pasqua. Uomini, donne e bambini uccisi, oltre 60 morti e più...

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  • PARTE 4

    Il vescovo degli ultimi

    ''Oggi in Pakistan i cristiani, tra cattolici e protestanti, sono il 2% della popolazione. Il problema è che i cristiani sono vittime della discriminazione e questo ha costretto gran parte della minoranza cristiana a dover vivere facendo i lavori più...

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  • PARTE 5

    Ghetti cristiani ostaggio dei kamikaze

    Issa è il nome arabo di Gesù, il nome con cui è nominato nel Corano e Issa Nagri è il nome del quartiere cristiano di Karachi, l'ex capitale del Pakistan, megalopoli del sud affacciata sul mare. Per arrivare nel ghetto...

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TRASPARENZA

Questo reportage è stato realizzato con il sostegno dei lettori. Qui di seguito tutte le ricevute delle spese sostenute dal reporter