Il Nagorno Karabakh vuole l’indipendenza
Una guerra nel cuore del Caucaso, figlia della dissoluzione dell’Urss e delle rivendicazioni di due nuovi Stati: l’Armenia e l’Azerbaijan. Ecco come si può spiegare il conflitto nel Nagorno – Karabakh, regione rivendicata sia da Yerevan che da Baku. Gli azeri la rivogliono perché assegnata alla loro repubblica sovietica già nel 1922, gli armeni invece sostengono di essere da sempre in maggiorana e quindi non ci stanno a rinunciare a questa regione. Per tal motivo nel 1994 scoppia un cruento conflitto tra i due paesi, che causa qualcosa come trentamila vittime. Una guerra che, come afferma Daniele Bellocchio nel suo reportage, ad un certo punto appare essere “congelata” grazie agli accordi trovati in seno al cosiddetto “gruppo di Minsk”.
Ma nell’aprile 2016 qualcosa va storto: da parte azera inizia un attacco verso le postazioni armene, che occupano dal 1994 la regione. Daniele Bellocchio torna nel Nagorno – Karabakh a pochi mesi da quei giorni dove il conflitto sembra improvvisamente scongelarsi. Nel luglio 2016 visita le trincee, dove gli armeni sostengono di essere stati attaccati non solo dagli azeri ma anche da estremisti islamici. Una tregua, da allora, sembra reggere. Ma la questione del Nagorno continua a non essere risolta ed a risultare come vera e propria spina nel fianco sia di Armenia che di Azerbaijan.