Sulle tracce dei migranti

Sulle tracce dei migranti

Da Bodrum a Monaco di Baviera, una settimana di viaggio seguendo la rotta balcanica nel momento di maggiore pressione migratoria, quando dalla Siria e da altre parti del medio oriente migliaia di persone provano a raggiungere il nord Europa e la Germania in particolar modo. Ecco l’esperienza di Giovanni Masini, partita dalla cittadina turca di Bodrum: lì si notano le prime avvisaglie della rotta dei migranti, tra bambini afghani e siriani che giocano ed adulti preoccupati in attesa di imbarcarsi verso l’Europa.

Da Bodrum alla Grecia, da qui poi si risale attraverso tutta la dorsale balcanica per arrivare quindi a Monaco Di Baviera. Un viaggio affrontato guardando le problematiche dei migranti, così come quelle delle popolazioni dei paesi attraversati che in quei mesi temono la destabilizzazione sociale dovuta dall’improvvisa e massiccia presenza dei profughi. Il reportage, girato nel settembre 2015, descrive uno dei momenti più delicati ed importanti della situazione migratoria nel vecchio continente.

10 PARTI
  • PARTE 1

    Inizia il viaggio

    Il lungomare di Bodrum è tanto lindo che mi sembra d'essere sulle rive di un lago svizzero. Le barche ormeggiate in ordine, la passeggiata, un filare di palme, gli ombrelloni dei bar, di nuovo le palme.Eppure basta un giro nella...

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  • PARTE 2

    Viaggio nell’hotel occupato

    C'è un hotel, a Kos, che non è più un hotel. Il vecchio Captain Elias' Hotel, alla periferia della città, è stato abbandonato anni fa e riconvertito in tanti appartamenti per turisti, due camere con cucina bagno e balcone. Da qualche settimana...

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  • PARTE 3

    Kos, l’esercito dei migranti

    Navigando da Bodrum a Kos, quasi non ci si accorge della differenza tra le due coste, tanto belle sono entrambe. A dividerle appena sei miglia di mare, che da maggio hanno l'onore di essere sulle prime pagine dei giornali di...

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  • PARTE 4

    Intervista al leader di Alba Dorata

    Quando scopre che sono italiano, Nikolaos Michàloliakos si illumina in volto ed esclama fiducioso: “Duce la luce! Leggevo l'Avanti”.Faccio notare che l'Avanti era il quotidiano socialista, ma lui sembra soddisfatto lo stesso. Michàloliakos è il leader di Alba Dorata, terzo...

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  • PARTE 5

    Il fiume in piena dei migranti

    Il flusso dei migranti assomiglia ad un fiume carsico. Sparisce per lunghi tratti inabissandosi nelle profondità della terra per poi riemergere dove meno ce lo si aspetta, proprio quando sembrava scomparso. È così ad Atene, dove, dopo la bolgia di...

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  • PARTE 6

    Oltre il muro di Orbàn

    Buongiorno siamo giornalisti, vorremmo venire con voi. Benvenuti, si parte subito. Alle 11.45 di mercoledì arriviamo alla stazione ferroviaria di Palic, poche case nella campagna serba. Tra gli alberi una cinquantina di siriani in partenza per il confine ungherese, che...

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  • PARTE 7

    L’Ungheria e i profughi

    Cosa difende il muro antiprofughi voluto dal premier ungherese Viktor Orbán?Campagne ridenti, fattorie immacolate e bianchi campanili che sembrano appartenere a una delle figurine della Liebig. Il paesaggio idilliaco che s'incontra una volta varcata la barriera in filo spinato, però, può...

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  • PARTE 8

    I trafficanti di uomini

    In ogni città turca c'è un centro pulsante - l'otogar, o stazione degli autobus - da cui passano ogni giorno viaggiatori, merci, turisti e criminali. Bodrum non fa eccezione.I pullman di linea attraccano di continuo alle banchine, facendosi largo a...

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  • PARTE 9

    “I profughi cacciano i turisti”

    “The beautiful island is gone – mi grida dietro la padrona della taverna Amaryllis - La nostra bella isola è sparita per sempre”. Un concetto abborracciato ma pregnante, che riassume benissimo l'umore della popolazione di Kos. Da mesi al centro...

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  • PARTE 10

    Chi favorisce la migrazione?

    Intendiamoci, anche senza aiuti migrerebbero  comunque. Non si possono trattenere milioni di uomini con la forza: né muri né eserciti né leggi speciali serviranno ad evitare lo spostamento in massa di chi fugge da guerre e povertà. Eppure, c'è un eppure....

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