Nel 2018, Marocco e Spagna sono stati invasi da migliaia di migranti. Dopo che la rotta libica ha subito un rallentamento con le politiche del governo italiano, il regno marocchino è stato investito da un’ondata migratoria senza precedenti. Da lì, per raggiungere l’Europa, subsahariani, algerini e marocchini hanno preso d’assalto la cittadina di Ceuta, enclave spagnola in Nord Africa.
Per anni i flussi migratori erano stati gestiti con abilità dal regno marocchino: il Paese nordafricano aveva infatti capito di poter usare la tratta di esseri umani a suo piacimento. A fine 2018 però, sotto la pressione dell’Unione europea, il Marocco ha iniziato una vera e propria caccia ai migranti. Nei quartieri popolari di Tangeri, che fino a poco tempo fa erano abitati da un numero sempre crescente di migranti, ora non si vede più nessuno. Chi è riuscito a sfuggire ai raid delle forze dell’ordine si è nascosto nei boschi a sud della città o in abitazioni fatiscenti nella speranza di riuscire un giorno a raggiungere l’Europa. Ed è proprio di questo sogno disperato che la giornalista Marianna di Piazza ci racconta.