Dadaab: il più grande campo profughi al mondo
Il Dadaab è il più grande campo profughi al mondo, conta al suo interno qualcosa come 350mila abitanti, una città grande più di Catania o Firenze. La gigantesca tendopoli nasce nel 1991 in Kenya, non lontano dal confine con la Somalia. Dal crollo del governo di Siad Barre, a causa della guerra civile innescata da quell’evento, migliaia di somali iniziano ad accamparsi in questo campo. Nel 2016 Daniele Bellocchio trova una situazione a dir poco infernale: “Laddove ci sono rifugiati, ci dovrebbe essere un rifugio, un luogo sicuro, una terra di transito e di salvezza – scrive Bellocchio nel suo reportage – Ma invece no: è una geenna d’Africa dove peccatori e innocenti attendono il domani e consumano l’oggi”. Il reportage sul Dadaab mostra le difficoltà nella gestione dell’immigrazione di molti governi africani. Andare nella più grande tendopoli al mondo significa comprendere cosa vuol dire la destabilizzazione di Paesi molto fragili e divisi etnicamente. All’interno del Dadaab più di 300mila persone vivono senza nulla: manca il cibo, manca il lavoro, manca il minimo indispensabile che occorre per vivere dignitosamente. Si fa strada l’uso di droghe, violenza e criminalità aumentano al pari del rischio di essere rapiti. Ma dal Dadaab esce anche lo spettro del terrorismo islamico: proprio da qui è partito il commando di Al Shabaab che ha compiuto la strage di Garissa del 2 aprile 2015.