Banksy in salotto
La guerra in Ucraina secondo l’artista britannico

Banksy in salotto

Il famoso artista britannico Banksy ha ammesso sul suo account Instagram di essere l’autore di 7 graffiti in Ucraina. Lo street artist ha realizzato le sue opere a Borodyanka, Irpin e Horenka, parte della periferia di Kiev, durante una visita anonima nelle prime zone colpite e distrutte dall’aggressione russa iniziata il 24 febbraio 2022.

A Borodyanka ha dipinto un bambino che mette ko Putin con una mossa di judo, a Irpin una giovane ginnasta in piedi con le mani su una pietra e una giovane ballerina sopra un foro di granata.

A Hostomel, Banksy ha raffigurato sul muro una donna in vestaglia che tiene in mano un estintore con una maschera antigas in testa. A Horenka, l’artista ha creato l’immagine di un uomo barbuto che fa il bagno.

Banksy ha confermato inoltre di aver dipinto due murales a Kiev: due bambini che salgono su un cavallo di Frisia come su un’altalena e un veicolo blindato russo targato Z, che presumibilmente trasporta un organo genitale maschile.

Tatiana e suo marito Oleksandr abitano in un palazzo danneggiato dai bombardamenti russi a Horenka, uno dei quartieri periferici di Kiev. Durante i primi mesi di guerra, nel tentativo dei russi di conquistare la capitale, il loro quartiere è stato occupato e pesantemente bombardato.

La maggior parte della popolazione qui vive senza elettricità, acqua e riscaldamento così come Tatiana e Oleksandr, che vivono da otto mesi nella loro casa semidistrutta e oggi affrontano il rigido inverno ucraino. In questo quartiere Banksy è venuto a dipingere uno dei suoi murales, proprio nel palazzo dove abitano Tatiana e Oleksandr.

“C’era molta gente con il volto coperto da maschere” racconta Tatiana. “Stavano disegnando e c’era un’ambulanza. Per un po’ siamo stati lì sotto a parlare, poi mi sono accorta che quelle persone stavano congelando, così li abbiamo invitati a entrare e scaldarsi. Abbiamo offerto loro del tè. Allora non sapevamo chi fossero o da dove venissero, nĂ© tanto meno che ci fosse Banksy fra loro. Abbiamo semplicemente invitato delle persone in casa. Non cambiava nulla che fossero o meno delle celebritĂ . Se qualcuno che sta lavorando ha freddo, lo si aiuta. D’inverno qui si gela: ho solo visto delle persone al freddo, che avevano bisogno di un tè o un caffè per scaldarsi”.