Fausto Biloslavo ritorna in Iraq nel giugno del 2016, in un momento in cui l’avanzata dell’Isis appare arrestata da diversi mesi ed anzi si assiste alla riconquista progressiva dei vari territori da parte delle forze di Baghdad, governative e non. Il giornalista in questo reportage ricostruisce quei momenti, parlando in primo luogo proprio di coloro che fronteggiano da mesi l’Isis: soldati iracheni appunti, ma anche gli italiani presenti presso la diga di Mosul per proteggerla da eventuali assalti dei terroristi.
Nel reportage spazio anche alla vita nei campi profughi, che in Iraq sono tanti e sono disseminati in buona parte del nord del paese. Bambini e donne che vivono con gli aiuti che arrivano dall’interno e dall’estero, volontari che provano a rendere la vita meno difficile, per tutti però la consapevolezza di essere in una tragica condizione di sfollati. Campi profughi a volte dimenticati in Europa, di cui spesso ci si prenda poca cura nonostante la sofferenza al loro interno.