Nell’inferno di Raqqa

Nell’inferno di Raqqa

È l’estate del 2017, da alcune settimane a Raqqa si combatte per strappare la città dalle grinfie dell’Isis: qui il califfato ha fissato la propria capitale, qui probabilmente ancora risiede il super ricercato Abu Bakr Al Baghdadi, leader dello Stato Islamico. Fausto Biloslavo è in prima linea con i curdi dell’Sdf, per realizzare il reportage su una delle battaglie più importanti non solo della guerra in Siria, ma anche più in generale della lotta al terrorismo di matrice jihadista.

Biloslavo intervista alcune donne dell’Isis, le spose dei vari califfi molte delle quali anche europee, alcune anche italiane. Emergono le storie di queste donne, nel frattempo poi sfollate e detenute in alcuni campi profughi del Kurdistan siriano. Un’italiana, giunta dal nostro paese promessa sposa di un emiro dell’Isis, sarebbe stata lapidata dalla polizia religiosa di Raqqa in quanto scoperta ad avere un rapporto extraconiugale.

Tante dunque le storie raccolte in questo reportage: non solo le spose dell’Isis, ma anche i volontari occidentali ed italiani che, al fianco dei curdi, lottano per prendere Raqqa. Un’operazione che riuscirà soltanto alcuni mesi dopo la realizzazione del servizio di Fausto Biloslavo.

4 PARTI
  • PARTE 1

    Nell’inferno di Raqqa

    RAQQA - Prima i boati paurosi e poi le alte colonne di fumo biancastro, che si alzano verso il cielo, sono il benvenuto all’inferno di Raqqa. L’aria rarefatta dalla calura rende questa distesa polverosa di case sulla sponda dell’Eufrate un...

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  • PARTE 2

    I volontari italiani in prima linea a Raqqa

    RAQQA. “Quando i proiettili “zippano" vicino alla testa ti butti per istinto a terra, ma il sibilo vuol dire che non sei stato colpito. I colpi di mortaio li senti partire e non sai mai se ti piombano addosso o...

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  • PARTE 3

    Le spose dell’Isis e le jihadiste italiane

    EIN HISSA (Siria)  Una giovane jihadista italiana è stata lapidata a Raqqa dalla polizia religiosa colpevole di rapporti sessuali extraconiugali. Sonia Khediri partita per la Siria da Treviso ha sposato l’emiro tunisino Abu Hamza, il numero due delle difese della...

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  • PARTE 4

    Il jihadista che parla italiano

    KOBANE (Siria) - Jihadista pentito o seguace del Califfo che cerca di salvarsi il collo? Abu Mussa, 34 anni, tunisino, si è arruolato nello Stato islamico fin dalla prima ora, quattro anni fa per poi arrendersi lo scorso mese nell’inferno...

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TRASPARENZA

Questo reportage è stato realizzato con il sostegno dei lettori. Qui di seguito tutte le ricevute delle spese sostenute dal reporter