La rivolta di Kiev
Non appena scoppiano i primi moti di piazza sul finire del 2013, subito si intuisce che l’Ucraina è prossima a diventare nuovamente un paese da tenere sott’occhio nel quadro europeo. È per questo motivo che anche il reporter Fausto Biloslavo si precipita a Kiev per raccontare cosa accade in un paese che, da lì a breve, conoscerà poi l’abisso profondo ed ancora purtroppo attuale della guerra. Fausto Biloslavo arriva a Kiev nel gennaio 2014, nel bel mezzo dei primi gravi accadimenti e fatti di sangue.
Nei suoi reportage si illustrano le fasi salienti di quelle settimane così convulse. Dalle proteste agli scontri, passando per le sparatore dei cecchini attribuite in un primo momento a uomini fedeli all’ex presidente Yanukoich. Circostanza quest’ultima poi smentita diversi anni dopo. I reportage di Fausto Biloslavo consentono di capire la situazione ucraina, mentre il paese si avvia verso la guerra civile.
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PARTE 1
Trionfo annunciato a Donetsk. I filorussi già chiamano Putin
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PARTE 2
Miliziani ucraini sparano sui civili al seggio: un morto
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PARTE 3
Est dell’Ucraina, si vota per dire “addio” a Kiev
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PARTE 4
Ucraina, i filorussi più duri di Putin
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PARTE 5
Nel fortino di Kramatorsk circondato dai tank di Kiev
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PARTE 6
Elicotteri colpiti, in Ucraina è guerra
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PARTE 7
Filorussi e ucraini al fronte con l’ossessione delle spie
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PARTE 8
Il fortino ribelle assediato: “Siamo russi, non terroristi”
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PARTE 9
Cade l’ultima base in Crimea Tank russi verso l’Ucraina del’Est
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PARTE 10
La rabbia dei tartari di Crimea
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TRASPARENZA
Questo reportage è stato realizzato con il sostegno dei lettori. Qui di seguito tutte le ricevute delle spese sostenute dal reporter