Kosovo, la pace inarrivabile
Indipendente dal 2008, dopo la dichiarazioni unilaterale non riconosciuta da tutti i paesi d’Europa, il Kosovo vive la sua autonomia senza amcora aver raggiunto a pieno quella pace tanto agognata. Con i loro reportage, Luigi Avantaggiato e Antonio Borrelli tracciano un bilancio di questi primi anni di indipendenza. Il Kosovo si presenta come un paese fragile e dalle istituzioni fragili e questo non solo per le sue ridotte dimensioni. Il paese distaccatosi dalla Serbia per via della sua componente albanese, sembra dover percorrere ancora molta strada prima di acquisire una certa normalità.
Si fatica anche a capire e comprendere l’identità stessa del Kosovo, che non ha al momento propri vessilli distintivi se non quelli che richiamano all’Albania ed ai simboli propri di Tirana. Ma Pristina appare anche come una città che inizia a manifestare un certo dinamismo sociale ed economico, con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle un passato di guerre e lotte che fino al 1999 hanno fatto capolino in questa parte dei Balcani.
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PARTE 1
”Entriamo nella tomba da vivi”
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PARTE 2
Kosovo, indipendenza senza pace
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PARTE 3
Quella missione italiana nel Paese più fragile d’Europa
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PARTE 4
Bilancio di uno Stato cuscinetto
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PARTE 5
Kosovo, tra i soldati italiani
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