Back to Afghanistan
Guerre, massacri, assedi, colpi di Stato: Kabul ha sopportato tutto questo negli ultimi 40 anni. L’invasione sovietica, l’arrivo dei mujaheddin e dei fondamentalisti pagati dall’occidente per andare contro Mosca, la scalata dei Talebani per passare quindi all’interno degli Usa all’indomani dell’11 settembre 2001. Troppo anche per una città ricca di storia come Kabul, che di certo nel corso dei secoli ha visto l’evolversi di tante situazioni. La domanda posta, nel loro reportage, dalla giornalista Barbara Schiavulli e dal photoreporter Alessandro Rota, è cosa rimane oggi di Kabul.
Il reportage, girato nell’ottobre 2015, diventa dunque uno straordinario documento per comprendere la Kabul di questi anni, sospesa tra voglia di riscatto e ricostruzione e continua e pressante presenza della guerra. Molti i palazzi nuovi ricostruiti, molti i quartieri di Kabul dove l’aspetto urbanistico a tratti ha sembianze occidentali. Ma molti sono anche gli attentati, le vittime e gli omicidi che ogni mese vengono compiuti nella capitale afghana. Uno stato di guerra perenne contro Talebani e terroristi, che non manca di porre in essere inquietudini e timori per il futuro.
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PARTE 1
Quel che resta di Kabul
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PARTE 2
Il sangue degli afghani è gratis
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PARTE 3
Ospedale bombardato, Msf
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PARTE 4
A Kabul un marine salva cani e gatti
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PARTE 5
Via le forze internazionali: ora?
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PARTE 6
La speranza dei giovani
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PARTE 7
“Ecco perché l’Afghanistan è una base di instabilità”
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PARTE 8
Faccia a faccia con i trafficanti di uomini
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TRASPARENZA
Questo reportage è stato realizzato con il sostegno dei lettori. Qui di seguito tutte le ricevute delle spese sostenute dal reporter