
si abbatte sui coltivatori kenyoti
La piaga delle locuste in Kenya
Contea di Tharaka Nithi, Kenya.
In un tranquillo giovedì pomeriggio, mentre Teresina Karen portava avanti le sue faccende domestiche, notò quella che sembrava essere una nuvola scura coprire il sole in pieno giorno. Teresina credeva si trattasse di nuvole che annunciavano la pioggia, ma si stupì non appena si accorse che la nuvola scura era in realtà uno sciame di locuste del deserto che presto si sarebbe abbattuto sulla sua tenuta agricola, distruggendo tutte le coltivazioni che aveva piantato solo poche settimane prima.

Teresina, contadina dalla nascita, esprime il proprio choc dovuto a questa straordinaria circostanza: “Lavoro nei campi da piĂą di 50 anni e non ho mai visto niente di simile”, confessa.
Proprio di fronte alla tenuta agricola di Teresina, è possibile sentire urla e grida che rompono la quiete e la calma del villaggio: si tratta dei contadini che cercano di scacciare le locuste.

Ad Agusta Karemi si uniscono le sue due figlie: girano per i campi armate di bastoni e pentole che percuotono per creare rumore. Karemi, frustrata, spiega che stanno continuando a farlo ormai dal pomeriggio precedente, quando sono arrivate le locuste. “Abbiamo ripreso a farlo stamattina; i bambini non hanno nemmeno fatto colazione”, racconta.

Tuttavia, le urla ed il baccano si rivelano inutili dal momento che le locuste si alzano in volo per poi ritornare sugli stessi campi. “Continuiamo ad urlare ma non serve a nulla; se ne vanno quando facciamo rumore e ritornano appena smettiamo o ci spostiamo”, spiega Karemi. Queste tecniche “alternative” di battere padelle ed utensili di plastica che stanno utilizzando i contadini del posto sta però danneggiando le loro risorse: “Abbiamo distrutto diverse pentole e bicchieri a forza di colpirli”, aggiunge.

Oggi il Kenya sta attraversando la piĂą grande piaga di locuste del deserto che il Paese abbia visto negli ultimi 70 anni. Miliardi di insetti hanno invaso il Paese arrivando dalla Somalia e dall’Etiopia, devastando intere comunitĂ di allevatori e agricoltori. In un singolo sciame possono esserci fino a 150 milioni di locuste per ogni chilometro quadrato di terreno coltivato, un’area pari a quella di circa 250 campi da calcio.

Secondo un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), le locuste del deserto hanno invaso oltre 26 delle 47 contee del Kenya e ci si aspetta che continuino a diffondersi. I contadini stanno ora attribuendo al governo la colpa delle proprie sofferenze; secondo alcuni di loro, il governo avrebbe dovuto trovare delle misure per arginare l’invasione di locuste all’interno del Paese.

Elias Ngori Nyaga, un contadino keniota, sostiene che il governo dovrebbe aiutarli adesso, portando sul posto degli aerei per spruzzare insetticidi sui campi infestati e dando agli agricoltori semi e fertilizzante, avendo loro giĂ terminato tutte le proprie riserve. Ha dichiarato: “Il governo ci ha messi in difficoltĂ perchĂ© avrebbe dovuto fermare le locuste lĂ dove sono penetrate dall’Etiopia. Mi appello a loro affinchĂ© vengano ad aiutarci a fermare le locuste per permetterci di continuare a coltivare”.

Sempre secondo la Fao, l’attuale ondata di parassiti sarebbe dovuta alle favorevoli condizioni di accoppiamento delle locuste verificatesi in Yemen in seguito ai cicloni di maggio ed ottobre 2018. Queste locuste hanno viaggiato attraverso l’Arabia Saudita, l’Iran e il corno d’Africa, arrivando così nei Paesi dell’Africa orientale, tra cui Etiopia, Somalia, Gibuti, Eritrea e Uganda. La Fao ha inoltre avvisato che la situazione è estremamente pericolosa in Africa orientale, dove 20 milioni di persone sono giĂ in stato di insicurezza alimentare.

I contadini sono disperati per le ingenti perdite provocate dalle locuste del deserto e temono di dover affrontare una carestia nel caso i soccorsi tardassero ad arrivare. “Se queste locuste non vengono fermate ci sarà una carestia per diversi anni. Avevamo venduto il ricavato dello scorso raccolto per mandare a scuola i nostri figli e ora non abbiamo da mangiare”, spiega Karemi.

Catherine Wanja Nyaga è un’altra contadina a cui mancano le parole per esprimere la perdita che ha appena subito a causa dell’infestazione di locuste nei suoi terreni coltivati: “Non riesco nemmeno a realizzare quanto ho perso, ma si tratta di una grossa perdita. Avevo seminato un sacco di fagioli, cinque sacchi di mais e messo anche del fertilizzante”, racconta.

Teresina fa appello al governo affinché aiuti i contadini del posto a seminare una seconda volta: “Il governo dovrebbe aiutarci con semi e fertilizzanti, in modo da poter seminare di nuovo”.