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“Figlia prediletta della Chiesa”. Così è stata definita la Francia dopo la conversione di Clodoveo I nel 496. Eppure di questa figlia è rimasto ben poco. Almeno a a guardare i numeri impietosi degli ultimi anni. Non c’è di mezzo soltanto la secolarizzazione, i credenti che sono sempre di meno e i parroci che si contano sulle dita di una mano.

Oltralpe si sta registrando un vero e proprio attacco contro la civiltà cristiana, come racconta Avvenire che si è preso la briga di ricostruire e di mettere in ordine gli ultimi assalti.

31 gennaio: nella cittadina di  Vendôme viene tarfugato il tabernacolo.

3 febbraio: è la volta di “Lusignan, nella periferia di Poitiers, e Talmont-Saint-Hilaire, sul litorale atlantico della Vandea”, dove vengono, ancora una volta, violati i tabernacoli.

5 febbraio: una volta entrati in chiesa, i fedeli rimangono di sasso. Qualcuno ha preso le ostie e, dopo averle gettate per terra, le ha imbrattate con degli escrementi. Il vescovo locale parla apertamente di “profanazione” e chiede, quindi, una pubblica riparazione.

9 febbraio: un attacco simile si registra a Notre-Dame di Digione. I criminali agiscono all’alba, profanando ancora un a volta le ostie. Negli stessi giorni, scrive sempre Avvenire, “altri 5 luoghi di culto sono stati saccheggiati in tutto il Paese, in modo anche grave sul piano materiale, ma senza violazione del tabernacolo”. L’ultimo fatto, in ordine di tempo, riguarda invece l’incendio della chiesa di Saint Sulpice, in circostanze ancora da chiarire.

Monsignor Olivier Ribadeau Dumas, portavoce della Conferenza episcopale, scrive invece su Twitter: “Chiese incendiate, saccheggiate, profanate. Non potremo mai abituarci a questi luoghi di pace in preda a violenze, al corpo di Cristo calpestato, proprio ciò che abbiamo di più bello e prezioso”.

Del resto pare proprio che la Francia sia sotto attacco. E sono i numeri a dirlo. Solamente nel 2018 ci sono stati tre caso al giorno. I dati del ministero dell’Interno parlano chiaro: le azioni anticristiane sono state infatti 1063. Numeri in crescita rispetto al 2017 dove se ne erano registrati 1038. L’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani ha raccolto invece dati ancora più impietosi, con un aumento di attacchi pari al 25%.

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