Dalle colonne di Le Figaro, Padre William Tanoüarn, il sacerdote che ha celebrato l’ultima messa di Santa Rita, interrotta dal blitz degli agenti antisommossa, commenta l’espulsione forzata di mercoledì mattina, continuando a perorare con forza una causa ormai disperata.

banner_occhi_sotto_attaccoPadre William Tanoüarn, sacerdote e dottore in filosofia, ex membro della Fraternità Sacerdotale lefebvriana di San Pio X, si è unito alla Chiesa di Roma nel 2006.Al giornalista del quotidiano francese, che incalza per sapere il perché del gesto estremo con cui ha cercato di opporsi al drappello di forze dell’ordine che lo hanno trascinato di peso fuori dalla sua chiesa, interrompendo la messa, il sacerdote risponde: “Santa Rita è il simbolo di un mondo che sta scomparendo”.SOSTIENI IL REPORTAGE SUI CRISTIANI SOTTO TIRODobbiamo aver cura di questi luoghi, soprattutto nel momento in cui in Francia costruiamo nuove moschee”, spiega il prelato che predica dall’altare della chiesetta neo-gotica, in rue François Bonvin, da ottobre 2015, periodo in cui sarebbe dovuto avvenire il presunto sgombero dell’edificio.Passa quasi un anno da quel giorno, e stavolta viene stabilito di eseguire il mandato nel mese di agosto, così da rendere il comunicato della Police Nationale più credibile, soprattutto, nel passaggio in cui spiega che, non ostante la presenza di alcuni contestatori, la misura è stata eseguita senza intoppi.Per approfondire: Quella chiesa sgomberata dalla poliziaLa decisione, disposta dal Tar francese, non ha tenuto conto dell’opposizione di un nutrito gruppo di fedeli, ma anche di una battaglia legale e di opinione. La prima, per ragioni di carattere storico-urbanistico, affrontata da alcuni architetti, la seconda perorata da personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui l’attrice simbolo del cinema francese Brigitte Bardot.“La distruzione programmata di Santa Rita è una questione che tocca tutte le chiese di Francia che – commenta il prelato – dovrebbero essere riconosciute come luoghi sacri e protetti anche se non sono redditizi”. Eppure, nel caso della chiesetta del 15 ° arrondissement parigino, hanno prevalso gli interessi della vecchia proprietà che ha venduto Santa Rita alla cifra di 3milioni di euro, e quelli della società aquirente che, dopo aver smantellato la struttura, realizzerà  al suo posto un ampio parcheggio.Nonostante l’amaro epilogo dello scorso mercoledì, Tanoüarn non ha rimpianti. “Siamo felici”, risponde. “Felici di aver dato visibilità al fatto (lo sgombero e la resistenza dei contestatori, ndr) che sarebbe passato inosservato e che oggi è al centro del dibattito francese”, spiega. E, rispetto all’uso della forza usata dalla Police Nationale durante le operazioni di evacuazione, sottolinea il sacerdote, “abbiamo dimostrato che è un mezzo inadeguato”.Ma la lotta di Tanoüarn non è finita perché, sulle orme di Santa Rita, patrona delle cause perse, il prelato non intende abbandonare la sua barricata. “La distruzione è ancora evitabile –  spiega l’abate che ha lanciato sul web una raccolta fondi – ma occorrono 5milioni  di euro”.In attesa di scoprire come andrà a finire, se si considera che un recente rapporto del Senato francese ha evidenziato l’esistenza di centinaia di luoghi sacri, al di là delle Alpi, che rischiano la demolizione, “l’effetto Santa Rita” potrebbe dilagare in una  nuova controrivoluzione vandeana in chiave, soprattutto, identitaria e culturale.Ora i cristiani sono sotto tiro non solo in Medio Oriente, Africa, Asia ma anche qui da noi. Per questo vogliamo continuare a raccontare le storie dei cristiani sotto attacco ovunque si verificassero episodi di discriminazioni, persecuzioni, violenze. Per farlo abbiamo bisogno anche di te. SOSTIENI IL REPORTAGE SUI CRISTIANI SOTTO TIRO QUI





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