Dopo Richard Black – il senatore dello Stato della Virginia, che aveva affermato che il caos in Siria era stato provocato dall’Occidente – arriva la dura accusa di Peter Ford, ex ambasciatore inglese in Siria: “Gli Usa sono effettivamente alleati con una parte di Al Qaida” (Al Nusra) nel tentativo di “eliminare il governo secolare di Bashar Al Assad in Siria”.Per approfondire: Senatore Usa: “Noi dietro il caos in Siria”L’ex ambasciatore auspica inoltre che quella americana sia solamente una mossa di transizione e che non continui a lungo. Secondo Ford, “non ci sono grandi differenze tra Al Nusra e gruppi come Jaish al-Islam, Ahrar al-Sham e Jaish al-Fatah“. Una verità sacrosanta, come raccontavano gli abitanti di Aleppo nel 2012: “Sono tutti così religiosi, tutti così conservatori. E tutti sunniti”. Il risultato? L’imposizione – per forza di cose – dell’islam più radicale.Per approfondire: Perché i ribelli moderati hanno fallitoFord denuncia anche “l’ossessione americana di esautorare Assad – loro la chiamano eufemisticamente ‘transizione’ – in vista dei negoziati”. L’ex ambasciatore afferma anche che i ribelli siriani che sostengono davvero la democrazia rappresentano una parte piccolissima di tutta l’opposizione.Proprio ieri il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov aveva affermato che gli americani avevano richiesto a Mosca di non bombardare Al Nusra in quanto considerati “un normale gruppo dell’opposizione siriana”. Una notizia molto probabilmente vera dato che in passato David Petraeus, ex direttore della Cia, propose di addestrare i qaidisti di Al Nusra in funzione anti-Isis.
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