Che strana alleanza sarebbe, quella tra Vladimir Putin e Shinzo Abe. Strana ma non impossibile. Certo, il recente sostegno del Giappone alle sanzioni economiche dell’Occidente contro la Russia non aiuta. Ma, pare, che ultimamente qualcosa bolla in pentola. Secondo quanto riportato dal quotidiano nipponico Asahi Shimbun, i due leader potrebbero incontrarsi tra il 2 e 3 settembre a latere dell’Eastern Economic Forum business conference, ospitato a Vladivostok, nell’estremo oriente russo in questi giorni. E proprio da quell’incontro potrebbero scaturire importanti novità nelle relazioni internazionali tra i due Paesi, oltre ad un evidente cambiamento nella geopolitica del Pacifico.I rapporti economiciÈ necessario spiegare, però, che l’incontro tra i due leader non è in programma, come confermato dal Capo di gabinetto Yoshihide Suga all’Asahi Shimbun. Ma è molto probabile che ci sia. E in tal caso di cosa parlerebbero? Dei rapporti commerciali tra i due Paesi, naturalmente. E sul punto concordano i principali quotidiani nipponici. Nel 2014, secondo Business insider, il Giappone era il primo partner asiatico della Russia, con 14 miliardi di dollari di investimenti. Ora probabilmente è stato surclassato dalla Cina. Ma Tokio non vuole perdere il primato.La questione delle isole Kuruli meridionaliInoltre, la discussione dovrà necessariamente vertere sullo status delle isole Kuruli meridionali, per Mosca. Dei territori settentrionali del Sol Levante, invece per Tokio. Le quattro isole in questione, che si trovano a poca distanza dall’Hokkaido, furono occupate dall’Urss poco prima della fine del Secondo conflitto mondiale. E mai restituite al governo nipponico. L’arcipelago è sempre stato rivendicato da Tokio e rappresenta un’enorme barriera per il sereno sviluppo delle relazioni tra i due Paesi. La massima tensione tra i due popoli è stata raggiunta nel 2010, quando Medvedev sbarcò su una delle isole, entrando nella storia come il primo presidente russo a compiere un gesto simile. E i giapponesi non ne furono, di certo, soddisfatti. L’arcipelago rappresenta uno snodo strategico fondamentale per le rotte nel Pacifico, oltre ad essere ricco di risorse minerarie ed energetiche. Eppure una soluzione al problema ci sarebbe e si basa su una dichiarazione congiunta del 1956, secondo la quale Mosca s’impegna a restituire a Tokio due isole su quattro. Non proprio un affare, ma meglio di niente. E vedremo se i due leader prenderanno in considerazione l’idea.Gli interessi complementari di Tokio e MoscaUna cosa è certa, però. Sia il Giappone che la Russia vogliono incrementare le reciproche relazioni. Perché Tokio ha bisogno dell’energia (soprattutto del gas) russa, e Mosca degli investimenti nipponici. Che potrebbero concentrarsi in Siberia, regione ricca di risorse ma poco sviluppata. C’è da dire, inoltre, che i rapporti tra Putin e Abe non sembrano tesi, anzi. Iniziati nel 2012, proseguono senza molti intoppi. Anche se restano comunque le frizioni storiche e geopolitiche dei due Paesi, che non possono essere repentinamente messe da parte. Su tutte la troppa vicinanza di Mosca a Pechino. Eppure, anche in questo scenario Putin potrebbe svolgere il ruolo chiave di mediatore tra Abe e Xi Jinping durante G20 in Cina, programmato per il prossimo 4 e 5 settembre. Che sia l’inizio di un nuovo corso?





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