“Signori senatori, io a questo punto non sono a conoscenza di una qualsiasi grande strategia globale in Libia. Un giorno i terroristi potrebbero attaccare lâEuropa, partendo proprio dal Nordafrica? Si, potrebbero”.Per approfondire: il ruolo delle forze speciali Usa in LibiaĂ questa la valutazione di quello che si appresta a diventare il comandante dellâAfrica Command, durante unâaudizione alla Commissione Forze Armate del Senato.”Non sono a conoscenza â ha dichiarato il generale Thomas Waldhauser â di una nostra particolare strategia in Libia, dove le forze filo-governative stanno combattendo i jihadisti dello Stato Islamico“.âReputo la nostra attuale presenza militare in Libia sufficiente, almeno per ora. Sarebbe saggio effettuare raid mirati contro i bersagli che le nostre truppe hanno identificato, anche se non ho lâautoritĂ per ordinarliâ.Per approfondire: Il mondo rischia di armare Isis in LibiaL’esercito degli Stati Uniti ha effettuato, ufficialmente, due attacchi aerei in Libia dalla fine dell’anno scorso. Il primo, lo scorso novembre, quando due F-15E eliminarono il leader dellâIsis in Libia (ed ex operativo di al Qaeda) Abu Nabil. Lo scorso febbraio, caccia Usa hanno bombardato un campo di addestramento Isis a Sabratha, dove si trovava Noureddine Chouchane, figura di alto livello del Califfato, eliminando circa trenta terroristi.Waldhauser ha poi confermato lâultimo rapporto della Cia. In un duro confronto con il Congresso, il direttore dellâAgenzia, John Brennan, ha manifestato la scorsa settimana le sue preoccupazioni per una forza ostile in aumento rispetto alle stime dello scorso febbraio. Secondo la Central Intelligence Agency, la forza jihadista in Libia è adesso stimata tra le 5000 e le 8000 unitĂ . Lo scorso febbraio, la stima era di 2000-5000 unitĂ . Si sconosce, infine, la reale tempistica per liberare la costiera di Sirte, conquistata un anno fa dal Califfato. Peter Cook, portavoce del Pentagono, non ha commentato le valutazioni di Waldhauser, limitandosi a definire estremamente complicata la questione libica, pur evidenziando i successi delle forze fedeli al governo di Tripoli.
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