Donald Trump è attualmente ricoverato al Walter Reed National Medical Center di Washington dopo essere risultato positivo al Covid-19 assieme alla moglie Melania. Febbricitante e affaticato, il 74enne Presidente degli Stati Uniti ha abbandonato la Casa Bianca raggiungendo il suo elicottero, Marine One, che lo ha condotto in ospedale. Indossava la mascherina. In un video precedentemente postato su Twitter, Trump, 74 anni, ha detto: “Penso che andrà bene, ma dobbiamo assicurarci che tutto funzioni. La first lady sta molto bene. Grazie a tutti”. La Casa Bianca ha assicurato che il presidente “è affaticato ma di buon umore” ed è stato condotto in ospedale per precauzione. Dall’ospedale ha twittato: “Va bene, penso! Grazie a tutti”.

Pence presidente ad interim

La domanda che tutti si pongono ora è la seguente: che succede se le condizioni di salute del presidente dovessero aggravarsi? Come spiega The National Interest, secondo il 25 ° emendamento stabilito nel 1967, la Costituzione fornisce un protocollo istruttivo per concedere il potere al vicepresidente di diventare “presidente ad interim”. Secondo Alberto Flores D’Arcais, su La Repubblica, per consegnare il potere al vicepresidente durante malattia e convalescenza, Trump dovrà dichiarare per iscritto di “non essere in grado di esercitare i poteri e i doveri del suo ufficio” al presidente del Senato pro tempore (il repubblicano dell’Iowa Chuck Grassley) e a Nancy Pelosi. Per l’articolo 4 il vicepresidente e la maggioranza del Gabinetto possono dichiarare il presidente “incapace di esercitare i poteri e i doveri del suo ufficio” sempre inviando una dichiarazione scritta a Grassley e Pelosi.

Il 25esimo emendamento è stato invocato in passato tre volte, da due presidenti ma per lo stesso motivo: una colonscopia. Il 13 luglio 1985 l’allora vicepresidente George H.W. Bush assunse per un breve periodo le responsabilità presidenziali quando Ronald Reagan venne sottoposto in clinica a una “procedura invasiva” per rimuovere polipi cancerogeni dal colon. George W. Bush ha invocato l’emendamento per due volte durante le colonscopie nel 2002 e nel 2007, passando temporaneamente il potere, sempre per poche ore, a Dick Cheney. Nello scenario, altamente improbabile, in cui sia il presidente che il suo vice dovessero contrarre la malattia e non farcela, Nancy Pelosi diventerebbe presidente degli Stati Uniti, anche se a quel punto di aprirebbe una disputa legale.

E se le condizioni di Trump dovessero peggiorare?

Il presidente è risultato positivo dopo che Hope Hicks, uno stretto collaboratore che ha viaggiato con lui durante la campagna elettorale questa settimana e al primo dibattito presidenziale, ha contratto il coronavirus. Alcuni funzionari della Casa Bianca, tra cui il vicepresidente Mike Pence e il capo del personale della Casa Bianca Mark Meadows, sono risultati negativi al tampone. La Casa Bianca ha rassicurato l’opinione pubblica spiegato il ramo esecutivo “andrà avanti”. Nel frattempo, il presidente ha temporaneamente annullato i prossimi eventi della campagna elettorale, che di fatto per lui si conclude qui. Meadows ha detto ai giornalisti venerdì che si aspetta che “altre persone alla Casa Bianca” risultino positive del test ma spiega che “abbiamo un piano di mitigazione in atto per assicurarci che il governo vada avanti”.

Nel caso in cui le condizioni di salute dovessero aggravarsi, il Comitato Nazionale Repubblicano dovrebbe selezionare un nuovo candidato per guidare il partito alle prossime elezioni. Questo potrebbe innescare una grave crisi elettorale, poiché milioni di americani, sia all’estero che negli stati che consentono il voto anticipato, hanno già iniziato a votare. E molti di loro, si presume, hanno votato per Donald Trump.





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