Dopo la cerimonia d’insediamento di Donald Trump,il presidente uscente Barack Obama era tornato al centro dell’attenzione per via di una dichiarazione, rilasciata dal suo portavoce, in cui criticava il provvedimento che sospende momentaneamente l’ingresso negli Usa dei cittadini dei sette Paesi musulmani promosso dalla nuova amministrazione. Secondo Obama, quell’ordine esecutivo firmato da The Donald, metteva a “rischio i valori americani”. Mai nella storia un presidente uscente si era lasciato andare ad una critica così severa nei confronti del suo successore, a pochi giorni dal termine del proprio mandato.Nel resort ai CaraibiQuei giorni però sono soltanto un ricordo. Barack Obama sembra aver completamente lasciato alle spalle le tensioni e le recenti delusioni che la politica gli ha ultimamente riservato. A giudicare dalle fotografie pubblicate dal Daily Mail,  infatti, non pare essere per nulla preoccupato delle prime mosse di Donald Trump, che stanno invece agitando l’intero universo progressista. Il presidente emerito, poco prima di tornare a Washington D.C, si è recentemente goduto una vacanza ai Caraibi in compagnia dell’amico ultra-milionarioRichard Branson, nella lussuosa ed esclusiva location dell’isola privata di proprietà del fondatore del colosso Virgin, nelle isole Vergini britanniche.Lontano dallo stress, Obama si cimenta con il kitesurfLasciate alle spalle le preoccupazioni di un tempo, Obama si è fatto fotografare sorridente e raggiante mentre si cimenta nel kitesurf e in altri sport e, soprattutto, mentre si gode questi primi giorni di pensione dopo otto anni di mandato presidenziale. Terminati gli impegni istituzionali, gli Obama erano volati a Palm Springs, in California, prima di raggiungere l’amico imprenditore Branson.Barack e Michelle ospiti di Richard BransonSul suo blog, il milionario britannico ha detto di essere “onorato” della visita degli Obama. “Una delle prime storie che Barack mi ha raccontato quando lui e Michelle sono arrivati qui, a Moskito Island – scrive Branson – riguarda una pericolosa session di surf che Obama ha fatto poco prima di diventare presidente. Per otto anni, il team di sicurezza gli ha proibito di praticare questo tipo di sport o altre cose che Barack amava moltissimo. Dargli dunque la possibilità di fare del kitesurf è stato semplicemente incredibile”.Tra i due vi è un rapporto di amicizia molto stretto, come testimoniano le parole del presidente del gruppo Virgin: “Dopo tutto quello che ha fatto per il mondo, non potevo non concedergli la vittoria nelle nostre sfide. Ora che se n’è andato, vado di nuovo in acqua per allenarmi in vista della del prossimo duello. Durante la sua prossima visita, abbiamo in programma di fare kite insieme lungo Anegada”.In vacanza dopo 8 anni difficili e controversiDurante le ultime apparizioni pubbliche, Barack Obama era apparso triste, svogliato, stanco. Un’opaca controfigura di quel presidente che 8 anni prima sembrava volesse cambiare il mondo. Ora, la lussuosa vacanza caraibica sembra avergli fatto tornare, finalmente, il sorriso di un tempo. Chissà se tra una session di kitesurf e l’altra, il presidente uscente ha riflettuto su tutte le sconfitte rimediate dalla sua amministrazione. Otto lunghi anni in cui l’autorevolezza a livello internazionale degli Stati Uniti si è sgretolata, favorendo l’ascesa di Vladimir Putin e della Russia. Sua la grave responsabilità – in un’ottica statunitense – di aver sancito l’alleanza strategica tra Cina e Russia. Per non parlare del caos libico o dell’aver permesso l’espansione dell’ISIS e del cancro islamista in tutto il mondo.Anche sul fronte interno, le promesse di Barack Obama si sono presto sciolte come neve al sole, se pensiamo al collasso dell’ Obamacare, suo cavallo di battaglia, o al spaventoso debito pubblico che ha lasciato in eredità a Donald Trump: debito aumentato del 68% – pari a circa 7 miliardi di dollari – rispetto a quello che aveva maturato George W.Bush alla fine della sua presidenza. Qualcosa si salva nell’ambito occupazionale, dove l’amministrazione Obama ha raccolto dei risultati significativi, con circa 2 milioni e 200 mila nuovi posti di lavoro creati nel corso del 2016. La vittoria Trump ha tuttavia acclarato il fragoroso fallimento della sua presidenza. Tant’è che c’è persino chi lo reputa il peggior presidente della storia americana.





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