Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente della Polonia Andrzej Duda hanno firmato questa settimana a Washington un accordo per rafforzare la cooperazione militare e garantire una maggiore difesa dello Stato europeo più esposto all’ingerenza di Mosca. Presto in Polonia ci saranno più uomini, armi, e aerei. Stretti anche accordi su gas e nucleare.
Il nuovo accordo prevede lo schieramento di altri mille soldati americani nelle basi Nato della Polonia, ma anche lo schieramento di nuovi caccia stealth di quinta generazione F-35 e di droni per la sorveglianza a lunga autonomia e elevate altitudini. La Polonia si è infatti impegnata ad acquistare oltre 30 caccia prodotti dalla Lockheed Martin, commessa che il presidente Trump ha voluto omaggiare con il passaggio di un caccia F-35 proprio sopra la Casa Bianca al dell’incontro che ha visto la firma dell’accordo. “Come presente nella dichiarazione congiunta, gli Stati Uniti e la Polonia continuano a rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza”, ha dichiarato il presidente americano. “La Polonia fornirà ancora basi e infrastrutture per supportare la presenza militare di circa 1.000 soldati americani, il governo polacco costruirà questi progetti senza alcun costo per gli Stati Uniti”, ha poi aggiunto. Trump e Duda si incontreranno nuovamente a settembre – quando sarà più chiaro il destino del Trattato sulle forze nucleari a medio raggio che sia Washington che Mosca vogliono abbandonare, riportando gli euro missili sul continente – per discutere in merito alla possibilità di realizzare una base militare americana permanente in Polonia. Quella che alcuni avrebbero già soprannominato “Fort Trump“.
Sullo sfondo di questo rafforzamento militare – che suona quasi come una risposta alla mossa di Putin di inviare nuovi battaglioni corazzati nell’oblast di Smolensk – è stato stretto un altro accordo per la fornitura di 2 miliardi di metri cubi di gas naturale liquido statunitense. “Oggi, le nostre nazioni hanno appena firmato un contratto per ulteriori 2 miliardi di metri cubici (di gnl) del valore di circa 8 miliardi di dollari”, ha comunicato il presidente Trump, sostenendo anche l’idea di un appoggio di Washington al progetto del gasdotto, soprannominato “Baltic Pipe” che collegherà la Polonia con i paesi del nord Europa e che “aiuterà i paesi europei a diversificare le fonti energetiche”. I due paesi hanno anche firmato un accordo bilaterale sulla cooperazione nucleare in ambito civile, dimostrando l’intenzione di intensificare i loro rapporti su ogni piano.
La Polonia, da sempre considerata una terra strategica nel versante est del Vecchio Continente, nutre il timore, insieme alle repubbliche baltiche e alla Bielorussia, di essere tra i primi paesi nel mirino di Mosca, che nel caso valutasse di attaccare l’Europa inizierebbe proprio da lì. Per questo stringere ulteriori rapporti con gli Stati Uniti la fa sentire più al sicuro se guarda ad un’ipotesi tanto remota quanto preoccupante.