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 La US Navy, nella richiesta di bilancio per l’anno fiscale 2017 del Dipartimento della Difesa, ha richiesto fondi per riaprire la base di , in Islanda, utilizzata durante la guerra fredda per monitorare i sottomarini sovietici. I funzionari della Marina, vorrebbero costruire degli hangar per ospitare un rischieramento da pattugliamento marittimo P-8 Poseidon. La Naval Air Station di Keflavik, fu un’importante base della Marina USA prima di essere smantellata nel 2006. Fondata nel 1951, la base si trova in una posizione strategica tra la costa orientale degli Stati Uniti e l’Europa, il che la rende ideale per pattugliare le gelide acque tra la Groenlandia, l’Islanda e la Gran Bretagna.La US Navy potrebbe anche optare per un rischieramento permanente, simile alla forza di pattugliamento marittimo presente a Sigonella, in Sicilia. Nella lotta antisommergibile nel Mediterraneo e nel Nord Atlantico, la US Navy utilizza i P-3 Orion schierati in turnazione in quella che è definita “Hub of the Med”. Alcuni Orion schierati a Sigonella, in contesti particolarmente delicati, vengono trasferiti presso la base della RAF di Lossiemouth, nel nord della Scozia, per estendere il raggio del pattugliamento marittimo. Sarebbe corretto affermare che sia la NATO che gli Stati Uniti, utilizzano Sigonella anche per monitorare i sottomarini russi, dal Mediterraneo alla Groenlandia. Il P-3, turboelica a quattro motori con un equipaggio di 11 membri, è in grado di coprire un raggio di oltre 2.700 miglia. Sarà sostituito dal P-8 Poseidon, basato sulla cellula del Boeing 737.Keflavik rappresentava soltanto un simbolo della guerra fredda. L’attenzione americana, nel 2006, si era spostata dal Nord Atlantico all’Europa e verso il Mediterraneo per contrastare il terrorismo. Dieci anni dopo, secondo la NATO, l’attività sottomarina russa nel Nord Atlantico è addirittura superiore a quella registrata durante la guerra fredda. Che il Nord Atlantico sia ritornato ad essere fonte di preoccupazione per l’Alleanza, è ormai fuori discussione. L’Allied Command Maritime continua a rilevare un aumento delle attività russe. I nuovi sottomarini identificati, per utilizzare le stesse parole di Clive Johnstone, comandante del Marcom, “hanno raggiunto un livello tecnologico impressionante”.Sigonella, base logistica in supporto a tutte le operazioni della Sesta Flotta della US Navy nel Mediterraneo, è in cima alla lista del Pentagono anche per supportare il possibile rischieramento permanente di una nuova flotta. A partire dalla metà degli anni ’90, cioè dopo la fine della guerra fredda, gli USA non hanno una flotta permanente nel Mediterraneo.Il nuovo contesto nella Regione, però, impone una revisione nella strategia, con rischieramenti a lungo termine ed in missione specifiche, in risposta alla maggiore presenza e capacità navale russa. Sigonella, sede del 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare Italiana, è una piattaforma di lancio per gran parte delle operazioni che si svolgono nel Mediterraneo. Sigonella, tra le altre cose, è il cuore dell’Alliance Ground Surveillance, il più importante asset della NATO per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (Joint Intelligence, Surveillance e Reconnaissance – JISR). La base siciliana otterrà la Capacità Operativa Iniziale nel 2017 con Full Operational Capability nel 2018. L’AGS è composto da due segmenti: quello aereo basato sulla piattaforma robotica Hale (High-Altitude Long-Endurance Unmanned Aircraft System) Globak Hawk RQ-4 Block 40 e quello a terra a cui è demandata sia la capacità di controllo della missione che l’analisi, distribuzione ed archiviazione dei dati. Sigonella, quindi, ospiterà sia il MOS o Mission Operation Support che l’Air Vehicle Missions Command and Control (AVMC2), compreso l’intero apparato logistico. Senza considerare, infine, che le due basi siciliane, (Trapani, sede del 37° Stormo dell’AMI, è anch’essa una base della Nato, quindi, per antonomasia ospita mezzi e uomini dei paesi alleati), rappresentano delle piattaforme di lancio anche per i reparti speciali USA. In Sicilia, ad esempio, si addestrano periodicamente gli operatori del 56° Rescue Squadron del 48° Fighter Wing a Lakenhealth, in Inghilterra.





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