È guerra aperta fra il Ministro della Giustizia William Barr e i democratici. Come ha comunicato oggi il presidente del Comitato giudiziario della Camera dei rappresentanti, Jerry Nadler, Barr non si si presenterà giovedì mattina di fronte alla commissione giustizia che voleva interrogarlo sul Rapporto Mueller. Nadler ha sottolineato, in una nota, che l’udienza si terrà comunque. “Ci sono molte domande a cui è necessario rispondere. Il Comitato si riunirà domani alle 9.00, come previsto. I miei colleghi saranno presenti. Spero e mi aspetto che anche il Procuratore Generale Barr sia presente” ha affermato.
Durissimo l’affondo di Nadler nei confronti del Ministro della Giustizia, accusato di aver “distorto” il rapporto redatto da Robert Mueller: “Data la sua mancanza di franchezza nel descrivere il lavoro del Consigliere speciale, i nostri membri hanno ragione ad insistere affinché sia loro permesso di interrogare il Procuratore generale. Capisco perché vuole evitare quel tipo di controllo, ma quando arriva il momento critico, l’Amministrazione non può dettare i termini di un’audizione al Congresso”.
Barr sotto accusa: è scontro aperto con i dem
L’ex vicepresidente Joe Biden e candidato alle primarie del partito democratico ha invitato William Barr a rassegnare le dimissioni. “Penso che abbia perso la fiducia del popolo americano”, ha sottolineato Biden a un gruppo di giornalisti, rimarcando la sua posizione su twitter. Diversi democratici hanno chiesto al Ministro della Giustizia di farsi da parte dopo che il Procuratore speciale Mueller ha espresso la sua frustrazione per come Barr ha inizialmente riassunto il suo rapporto. Robert Mueller ha affermato che Barr non è riuscito a “cogliere appieno il contesto, la natura e la sostanza del lavoro e delle conclusioni di questo ufficio”.
“Barr è un disonore, e i suoi sforzi preoccupanti di sopprimere il rapporto di Mueller mostrano che non è un capo credibile delle forze dell’ordine federali”, ha twittato la senatrice Elizabeth Warren, candidata alle primarie dei dem. “Dovrebbe dimettersi – e sulla base dei fatti concreti contenuti nel rapporto di Mueller, il Congresso dovrebbe iniziare un procedimento di impeachment contro il Presidente”.
Trump difende William Barr e attacca Warren: “Ridicola”
Nel frattempo, il presidente Donald Trump ha difeso il Ministro della Giustizia Barr e la sua audizione al Senato. “Ho sentito il Procuratore generale e ha fatto un ottimo lavoro oggi”, ha detto Trump durante un’intervista rilasciata alla Boston Herald Radio. Secondo Trump, i dem “sono devastati dal fatto che il rapporto di Mueller non contiene alcuna collusione né tantomeno un’ostruzione alla giustizia”.
Il Presidente ha anche preso la mira la senatrice Elizabeth Warren, che è tra coloro che ha chiesto a Barr di farsi da parte.”Penso che sia ridicola, ha ingannato il pubblico americano per un lungo periodo, e lei dovrebbe davvero essere l’unica a dimettersi”, ha detto Trump.
La versione di Barr
Lo scorso 18 aprile, il Ministro della Giustizia William Barr ha riunito i giornalisti in conferenza stampa prima di rendere pubblico il dossier di 400 pagine prodotto da Robert Mueller. “Il vice procuratore generale e io abbiamo concluso che le prove sviluppate dal Procuratore speciale non sono sufficienti per dimostrare che il presidente abbia intralciato la giustizia”, ha sottolineato Barr.
“Dopo quasi due anni di indagini, migliaia di citazioni in giudizio e centinaia di interviste ai testimoni, il Procuratore speciale ha confermato che il governo russo ha sponsorizzato degli sforzi per interferire illegalmente nelle elezioni presidenziali del 2016, ma non ha trovate evidenze rispetto al fatto che la campagna di Trump o che altri americani fossero collusi in questa iniziativa”, ha osservato Barr.
Nei giorni scorsi è stata diffusa una lettera in cui il procuratore speciale Robert Mueller si lamentò con il Ministro della Giustizia per il modo in cui aveva riassunto il “rapporto Mueller”. Da lì è iniziata la guerra con i dem e la richiesta di dimissioni.