Russia Unita (Единая Россия), il partito di massa che ha fornito un collante ideologico e un supporto politico alla rinascita nazionale nel dopo-Eltsin, sta progressivamente esaurendo la sua funzione storica, come dimostrano la crescente disaffezione dell’opinione pubblica nei suoi confronti e il distanziamento dello stesso Vladimir Putin, che alle ultime presidenziali ha preferito gareggiare da indipendente.
Le ragioni alla base del tramonto di Russia Unita sono essenzialmente tre: l’assenza di un corpo ideologico ben definito, il problema della corruzione, la fine dell’epoca della transizione. Il recente referendum costituzionale ha sancito l’avviamento definitivo della Russia nel 21esimo secolo, dopo un ventennio dedicato alla stabilizzazione e alla ricerca di un’identità post-sovietica, e non è da escludere che nei piani futuri dell’élite rientri il superamento, o perlomeno una rivisitazione profonda, di Russia Unita. La fondazione di un nuovo partito politico da parte di Roman Putin, cugino di secondo grado dell’attuale presidente, potrebbe essere indicativa della validità di tale ipotesi.
Il partito
La notizia della fondazione è stata data dall’agenzia RIA Novosti nella giornata del 15 dicembre, giorno in cui Roman Putin, cugino di secondo grado dell’attuale presidente, ha fondato un partito politico che intende presentarsi alle legislative del 2021.
Il partito è stato chiamato “Russia senza corruzione” (Россия без коррупции), nome che ricorda l’ex fondazione anticorruzione dell’attivista Aleksei Navalny, ed è il naturale successore de “Popolo contro la corruzione”, anch’esso guidato da Putin, di cui la Corte suprema ha disposto la dissoluzione lo scorso mese per inattività prolungata – nessuna partecipazione alle competizioni elettorali negli ultimi sette anni.
Al congresso fondativo, tenutosi a Mosca, hanno partecipato 106 delegati, i quali hanno dato semaforo verde allo statuto e al programma partitico. Lo stesso giorno è stata annunciata l’apertura di rappresentanze ufficiali in 53 delle 85 repubbliche federate – una tappa propedeutica alla futura presentazione del nome nell’elenco delle forze che gareggeranno all’appuntamento legislativo del prossimo settembre.
Il reale scopo del partito
Le possibilità di un esito elettorale positivo sono presenti, anche perché la corruzione rappresenta un problema molto sentito a livello di popolazione e il Cremlino ha bisogno di forze strumentalizzabili per controllare l’opposizione e appropriarsi di tale tematica. Russia senza corruzione, infatti, potrebbe essere catalogato nell’alveo di quegli attori partitici di recente istituzione il cui obiettivo primario è la preservazione dell’integrità del sistema putiniano, che è garante dell’ordine istituzionale, fonte di pace sociale e bastione contro le ingerenze straniere.
Fare leva sulla corruzione equivale a sottrarre il tema ai partiti dell’opposizione più ostili a Russia Unita e, soprattutto, a creare un contrappeso utile e funzionale a contenere l’espansione dei movimenti anticorruzione di natura indipendente, sfuggevoli ad ogni forma di controllo e quindi potenzialmente destabilizzanti.
La vera incognita, però, è rappresentata dalle effettive capacità lideristiche e carismatiche di Roman Putin; i prossimi mesi saranno chiarificatori a questo proposito, anche se l’apertura di delegazioni in due terzi delle entità federate potrebbe essere indicativa di una reale volontà partecipativa.
Chi è il fondatore
Roman Putin può essere definito una replica su piccola scala e meno conosciuta del più celebre Vladimir. Classe 1977, è un praticante ed appassionato di arti marziali orientali – è stato presidente della Federazione Nazionale di Taekwondo – e ha fatto carriera nei servizi segreti, più precisamente nel Fsb, prima di entrare nel mondo delle consulenze politiche e dei grandi affari.
È il co-fondatore di tre compagnie, Gazstroiholding, FAT (Frantsuzskie Aviatsionnye Technologii), MRT (Modernizatsiya Rechnogo Transporta), direttore della Fondazione Accademica Russa, ed è presidente della Putin Consulting Ltd., una società di consulenza fondata nel 2014 per aiutare i grandi privati stranieri interessati a investire in Russia.