“Oggi sono qui con un messaggio chiaro: gli Stati Uniti considerano la battaglia ucraina per la libertà, la democrazia e la prosperità coraggiosa. Il nostro impegno a sostenerla non vacillerà”, ha dichiarato il Segretario di Stato americano Mike Pompeo venerdì a Kiev. L’incontro di Pompeo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato il primo tra i più alti rappresentanti dei due Paesi da quando è iniziato il processo di impeachment lo scorso autunno – il segretario di Stato americano ha dovuto riprogrammare il suo viaggio in Ucraina dopo che un raid aereo ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani lo scorso 3 gennaio.
Durante la conferenza stampa congiunta, Pompeo ha dichiarato che gli Stati Uniti continueranno a fornire assistenza per la sicurezza dell’Ucraina, che dal 2017 ha ricevuto un miliardo di dollari di aiuti. Nonostante l’amicizia tra i due governi – risale allo scorso luglio la richiesta telefonica di Trump a Zelensky di indagare su Joe Biden e suo figlio – non è arrivato nessun invito ufficiale a Washington da Pompeo. “Non ci sono condizioni poste per la visita di Zelensky a Washington. Troveremo il momento giusto o l’opportunità appropriata. Vogliamo assicurarci che accada in un momento in cui ci siano sostanziali progressi, iniziative in cui si può conseguire un risultato da entrambe le parti”, ha sottolineato Pompeo.
Al contrario, Zelensky ha riferito ai giornalisti che è pronto a incontrare Trump e che una visita nella capitale americana sarebbe positiva per entrambi i Paesi. Il leader ucraino si è anche espresso sul processo di impeachment in cui è coinvolto il presidente Trump: da parte di Kiev nessuna convinzione che le indagini abbiano influenzato le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Ucraina.
Un altro obiettivo chiave per Zelensky per il 2020 sarà la promozione del commercio e degli investimenti, sperando che l’amministrazione Trump regoli nei confronti dell’Ucraina un dazio addizionale del 25% sull’importazione di alcuni prodotti in acciaio, considerandolo una questione delicata per le esportazioni metallurgiche del Paese.
Ma ciò che è veramente importante per gli Stati Uniti è la “guerra ibrida” che la Russia sta combattendo contro Ucraina, Europa e Stati Uniti. “L’Ucraina è un baluardo tra libertà e autoritarismo nell’Europa orientale”, ha commentato Pompeo durante l’incontro di mezzogiorno con Zelensky, sostenendo il lavoro del presidente ucraino nel suo percorso democratico verso l’adesione alla Nato e all’Ue, nonché nella sua guerra contro la Russia.
La visita di Pompeo a Kiev arriva dopo lo scambio della scorsa settimana avvenuto tra il segretario di Stato e la conduttrice radiofonica della National Public Radio, Mary Louise Kelly. Dopo l’intervista, Pompeo avrebbe infatti chiesto alla giornalista, “Credi che agli americani importi qualcosa dell’Ucraina?” Senza che siano arrivate delle smentite ufficiale sulla domanda di Pompeo, uno dei reporter di Npr, Michele Kelemen, è stato invece escluso dal volo ufficiale del segretario di Stato americano in Ucraina – Pompeo visiterà anche la Bielorussia, il Kazakistan e l’Uzbekistan.
Prima di vedere Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, gli Stati Uniti continueranno ad aiutare l’Ucraina, cercando anche di ‘sradicare’ il problema della corruzione nel paese. “Quando abbiamo parlato della corruzione, ci riferivamo ad ogni suo elemento all’interno dell’Ucraina”, ha commentato Pompeo all’inizio della scorsa settimana, aggiungendo di non voler parlare di particolari individui corrotti nel paese, perchè non ne varrebbe la pena, e la lista sarebbe troppo lunga.