Su una cosa Ankara e Mosca sono d’accordo: il barbaro assassinio dell’ambasciatore russo Andrey Karlov per mano dell’estremista Mevlut Mert Altintas rappresenta il tentativo di minare l’alleanza strategica tra Russia e Turchia. E chi potrebbe volere un raffreddamento dei rapporti tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan? Come riferisce il Telegraph, nelle scorse ore il Ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ha comunicato al Segretario di Stato americano John Kerry, che dietro l’uccisione di Karlov ci sarebbe la mano di Fethullah Gülen e dei suoi seguaci. “La Turchia e la Russia sanno chi c’è dietro l’attacco: c’è FETÖ” – avrebbe detto Çavuşoğlu a Kerry, riferendosi alla sigla dell’organizzazione terroristica che farebbe capo, secondo il governo turco, proprio a Gülen. Ankara aveva già accusato il predicatore residente negli Stati Uniti di aver orchestrato il fallito golpe militare che ha scosso il Paese nel mese di luglio.Il governo turco accusa Gulen e gli Stati UnitiOra una nuova, pesantissima, accusa indirizzata al politologo e nemico giurato del Presidente Erdogan e, di conseguenza, anche alla Casa Bianca, colpevole agli occhi delle autorità turche di ospitare e fornire protezione al temuto oppositore. La Turchia ha colto la palla al balzo e ora chiede con fermezza agli Stati Uniti l’estradizione del leader di Hizmet: una mossa preventiva e dettata dall’opportunismo o le autorità turche hanno delle prove concrete in merito? Anche questo sarà un primo banco di prova per il neo-presidente Donald Trump e per il prossimo Segretario di Stato americano Rex Tillerson.Melih Gokcek, sindaco di Ankara, ha affermato su Twitter che l’attentatore può essere collegato ad un gruppo guidato da Fethullah Gülen, mentre Erdogan avrebbe confermato che si starebbe lavorando per “stabilire dei collegamenti”. Secondo questa tesi, il giovane poliziotto sarebbe stato indottrinato sin da piccolo poiché avrebbe frequentato una scuola della fazione (l’accademia di polizia di Izmir, famoso “hub” gulenista).La tesi di Erdogan non convince gli esperti. E Al-Nusra rivendica l’attentatoSempre secondo il Telegraph, tuttavia, gli esperti metterebbero in forte dubbio questa teoria avanzata dal Erdogan e dal governo, sostenendo altresì che l’unico vero movente sarebbe il coinvolgimento della Russia nel conflitto siriano a fianco di Bashar al-Assad. Secondo la Cnn, infatti, Mevlut Mert Altintas, il poliziotto che ha fatto fuoco sull’ambasciatore Karlov, avrebbe pronunciato, dopo aver compiuto quel gesto folle e criminale, l’inno ufficiale degli islamisti di Jabhat Al-Nusra (ora Jabhat Fatah al-Sham) la diramazione siriana di Al-Qaeda. Nelle ultime ore il gruppo terroristico ha inoltre rivendicato l’attentato attraverso una lettera pubblicata sul web.È la vendetta degli islamisti per la sconfitta di Aleppo?I media turchi hanno confermato che il numero delle persone arrestate nelle indagini per l’assassinio di Karlov è salito a 13. Gli arresti sono stati effettuati nella provincia di Ankara e nei pressi diIzmir e Aydin. Al caso lavorano gli inquirenti turchi insieme alla squadra speciale di 18 investigatori speciali spediti in Turchia da Vladimir Putin in persona. Erdogan sa bene che in questo momento gli accordi bilaterali con la Russia sono di vitale importanza e non può permettere che l’attentato di lunedì dove è morto l’ambasciatore russo abbia delle ripercussioni.Questo a partire dalla guerra in Siria, una questione che ha a lungo diviso i due Paesi e su cui continuano ad esserci forti divergenze, nonostante il recente riavvicinamento, che l’attentato vuole evidentemente cancellare. Si tratta della “vendetta” degli islamisti di Al-Nusra per la sconfitta di Aleppo? O dietro ci sono veramente Gülen e gli Stati Uniti? Al momento la prima ipotesi sembra essere quella più accreditata.





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