La Francia “scarica” i migranti verso le coste del Regno Unito, respinge i minori a Ventimiglia, ma il “cattivo” della situazione è sempre lui, Boris Johnson. Senza troppi peli sulla lingua, nei giorni scorsi il premier conservatore, che deve occuparsi delle trattative con l’Unione europea per la Brexit e del contenimento della diffusione dei contagi da Covid-19, è intervenuto sull’argomento, mentre si trovava ad Upminister. Il giudizio è stato piuttosto netto: Johnson ha dichiarato che passare per il canale attraverso dei gommoni è “stupido, pericoloso e criminale”. Johnson non si è nascosto dietro ad un dito, segnalando di aver bisogno della collaborazione della nazione transalpina: “Non c’è dubbio che sarebbe utile se potessimo lavorare con gli amici francesi per impedire (che i migranti) attraversino il Canale”.

Giovedì scorso si è registrato il record di migranti (235) che hanno attraversato la Manica con mezzi di fortuna (17 imbarcazioni). Come riporta L’Inkiesta, sono oltre 4000 i migranti che nel corso dell’ultimo anno hanno attraversato la Manica per raggiungere l’Inghilterra dalla Francia a bordo di piccole imbarcazioni, oltre 650 soltanto ad agosto di quest’anno. Complice il bel tempo, i flussi sono aumentati nell’arco delle ultime settimane, anche se è da anni che in molti tentano l’attraversamento tra Calais e Dover, anche tramite l’Eurotunnel.

Tutti contro Johnson: ma la Francia vuole più soldi

Come riporta l’Agi, le parole schiette di Boris Johnson hanno provocato la reazione della sindaca della città portuale francese di Calais, la quale ha invitato il premier britannicoa “calmarsi” e rivedere la sua strategia sui migranti che attraversano la Manica. “Considero le dichiarazioni di Boris Johnson una provocazione”, ha dichiarato Natacha Bouchart, sindaca della città che è un punto di imbarco principale per i barchini di migranti sovraffollati che cercano di attraversare il Canale della Manica. In particolare respinge l’intenzione di BoJo di fare entrare in azione la Marina britannica. “La considero chiaramente una dichiarazione di guerra marittima poiché è fuori questione che le navi da guerra entrino nelle acque territoriali francesi”, ha spiegato.

Secondo il Financial Times, il punto nodale è che la Francia – come la Turchia con l’Unione europea – vuole più soldi per pattugliare le coste e trattenere i migranti. La Gran Bretagna ha già pagato più di 100 milioni di sterline per aiutare le autorità francesi a disperdere i migranti negli ultimi anni. I funzionari del governo britannico non hanno negato le indiscrezioni secondo cui Parigi vuole ottenere circa 30 milioni di sterline in più. Pertanto le questioni “umanitarie” in questo senso c’entrano gran poco.

Prove di dialogo Parigi-Londra

Nel frattempo, i due governi hanno cominciato a dialogare. Come riportano le agenzie, il governo britannico e quello francese stanno “lavorando a ritmo serrato” per garantire che venga “completamente eliminata” la rotta usata dai migranti per attraversare illegalmente il Canale della Manica. Lo ha riferito il sottosegretario all’Immigrazione britannico, Chris Philp, che si è recato in visita a Parigi per discutere del crescente numero di sbarchi di immigrati illegali sulle coste britanniche, già 4mila dall’inizio dell’anno. Entrambe le parti, ha detto Philp, concordano che “bisogna fare di più” per fermare gli attraversamenti. Anche se il Regno Unito ha in progetto nuove leggi in materia di immigrazione dopo l’uscita dall’Unione europea, l’esecutivo “non aspetterà fino a gennaio” per mettere mano all’emergenza.

“Dobbiamo agire ora”, ha detto ancora Philp, definendo “inaccettabile” il numero di migranti che ormai quasi quotidianamente attraversano il braccio di mare che separa Calais e Dover. “Se renderemo impraticabile questa rotta, allora i migranti non avranno motivo di venire in Francia“, per poi tentare la traversata verso la Gran Bretagna, ha detto ancora il sottosegretario britannico, annunciando che “una serie di misure sono in discussione, alcune nuove”, senza però fornire dettagli.