Melania Trump è sempre un passo indietro. Finite le passerelle obbligate della campagna elettorale, la first lady più bella che l’America ricordi, si è ritirata nella sua torre d’oro.Una decisione che sembra aver alimentato ancor di più quell’idea, da copione, di donna remissiva o bella senz’anima che, secondo gli osservatori più superficiali, non può che corrispondere all’imperdonabile maschilismo che viene da sempre attribuito a suo marito.Ma Melania, già pluriscottata dalla tagliola mediatica, sa benissimo quello che vuole. E non sono certo le luci della Casa Bianca. Quelle le lascia, più che volentieri, a Ivanka Trump, la figlia rampante del tycoon che, in queste settimane, ha gettato tanto scompiglio nella West Wing.I voleri della signora Trump sono manifesti anche quando scende cautamente dall’Air Force One, e tutti gridano allo scandalo perché “viene lasciata indietro dal presidente”. Altrettanto eloquenti, del resto, sono anche i colori pastello delle camicie accollate dentro cui si castiga in occasione delle apparizioni pubbliche.Ma, se il linguaggio del suo corpo riflette inequivocabilmente la volontà di restare estranea a quel mondo ostile, cosa dire della sua scrittura? Non ci sono dubbi secondo Sheila Kurtz, illustre grafologa newyorkese, che si è presa la briga di analizzare la firma della signora Trump. “Tagliente, diretta, schietta”: Melania, secondo l’esperta, avrebbe un carattere tutt’altro che remissivo. Insomma, la personalità della prima donna Usa, non sarebbe quella dipinta dai tabloid.Melania non è una donna ombra, bensì, una donna “brillante ed acuta”. Ma soprattutto “sincera”. Lo dimostra la sua grafia. “La prima lettera – spiega la Kurtz – va subito al punto, indica che è brillante e diretta, una a cui piace andare immediatamente a segno”. E ancora: “Le due righe che formano il cognome dimostrano acutezza”. Senza dubbio, chiosa la studiosa, la sua calligrafia ci dice che si tratta di una persona “dal pensiero brillante, diretto, che apprende informazioni velocemente”.Melania, quindi, non rimane un passo indietro perché “vittima” di un marito maschilista, inelegante e sgarbato. Melania resta un passo indietro perché è una donna saggia, con un figlio ancora da crescere, che ha imparato la “lezione”. Quella di un giornalismo squilibrato ed ideologizzato che l’ha sempre urtata direttamente nel tentativo, riflesso, di mettere a tappeto il presidente.

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