Nello stesso momento in cui i giudici del Tribunale dell’Aja leggevano il dispositivo, respingendo le richieste della Cina e non riconoscendo i diritti storici nel Mar Cinese Meridionale, Pechino inaugurava a Sanya, l’entrata in servizio del suo quarto cacciatorpediniere lanciamissili Yinchuan Tipo 052D. Il vettore classe Luyang III (NATO), potrebbe fare parte degli asset in grado di imporre una zona di difesa aerea nella zona contesa.La decisione di istituire una Air Defense Identification Zone dipende dagli Stati Uniti che proprio nella regione, mantengono ancora due portaerei e relativi gruppi da battaglia. Il vice Ministro degli Esteri cinese Liu Zhenmin, poche ore fa, è stato chiaro: “L’ADIZ dipenderĂ dal tipo di minaccia che dovremo affrontare, anche se è nel nostro diritto istituirla nel Mar Cinese Meridionale”.Che il tribunale non fosse in grado di risolvere la controversia sulla sovranitĂ marittima era acclarato, ma la sentenza potrebbe infiammare le tensioni regionali. Pechino, che auspica colloqui bilaterali con le Filippine sul Mar Cinese Meridionale, è perfettamente consapevole che la sentenza, sebbene giuridicamente vincolante, resterĂ sulla carta. Il Tribunale dell’Aja, infatti, manca di qualsiasi meccanismo che possa obbligare a far rispettare la decisione, così come avvenuto in precedenze sentenze emesse.
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